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Il teatro dei Pupi incontra il cinema, a Palermo arriva la "Macchina dei sogni"

Il maestro Mimmo Cuticchio chiama a raccolta, ancora una volta, le compagnie italiane di Teatro di Figura e narrazione per la 27esima edizione della rassegna la "Macchina dei sogni"

PALERMO. Tradizione e innovazione si incontrano tra un mese a Palermo, maturando un'esperienza di condivisione: il maestro Mimmo Cuticchio chiama infatti a raccolta, ancora una volta, le compagnie italiane di Teatro di Figura e narrazione, per dare vita ad una manifestazione che si propone di rendere quanto più esplicito il legame, da sempre esistente, fra il teatro dei pupi e il linguaggio del cinema. La "Macchina dei sogni", rassegna di teatro ed arte varia promossa dalla famiglia Cuticchio, giunta alla 27esima edizione, si terrà a Palermo, in via Bara, dall'8 al 30 dicembre, e sarà inaugurata da una mostra dedicata all'attività dell'oprante-puparo Giacomo Cuticchio con il cinematografo. Mercoledì 8 dicembre Mimmo Cuticchio aprirà il calendario degli spettacoli  inscenando il 'cunto' dedicato allo sbarco di Garibaldi in Sicilia, una scelta non casuale se riferita al contesto delle celebrazioni per l'unità nazionale del prossimo anno, e a seguire si alterneranno compagnie provenienti da Napoli, Verona, Milano e Torino.  La rassegna prevede, oltre agli spettacoli di narrazione tradizionali, la proiezione di filmati e immagini di repertorio che documentano le diverse fasi storiche dell'incontro fra linguaggi audiovisivi e teatro di figura, e un'incursione nella musica capace di raccontare storie, il 17, ad opera del Giacomo Cuticchio Ensemble. Domenica 12 dicembre si terrà, in due momenti, il convegno "Quale futuro per il Teatro di Figura ", per discutere sul tema del riconoscimento e soprattutto della promozione e sovvenzione, da parte delle istituzioni, per questa forma d'arte. Dal 13 al 23 dicembre il maestro Cuticchio porterà inoltre il suo teatro nelle scuole, per un ciclo di proiezioni di alcuni spettacoli della compagnia Figli d'Arte Cuticchio, un impegno che nasce dall'esigenza di osservare i cambiamenti intervenuti nella pratica della propria arte attraverso gli occhi dei più giovani, nella speranza che la loro curiosità diventi col tempo passione e volontà di seguire e sostenere questa tradizione.

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