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Forgione: "No a comitato dopo l'indagine su Lombardo"

L'ex presidente della commissione parlamentare antimafia ha declinato l'invito dell'assessore ai beni culturali, che lo aveva inserito nel comitato scientifico del museo della memoria e della legalità

PALERMO. L'assessore ai beni culturali lo aveva inserito nel comitato scientifico del costruendo 'Museo della memoria e della legalita'' della Regione Siciliana. Ma lui Francesco Forgione ex presidente della commissione parlamentare antimafia ha declinato l'invito con una lettera.    "Ritengo che le ultime vicende che investono direttamente il presidente della Regione Raffaele Lombardo e suo fratello, deputato al Parlamento nazionale, indagati per concorso esterno in associazione mafiosa - scrive l'ex esponente del Prc ora militante di Sinistra Ecologia Libertà - gettano un'ombra grave sull'intera istituzione regionale che non mi consente di partecipare alla realizzazione del progetto".  


"Ho sempre vissuto il mio impegno politico, civile e di studio con rigore e trasparenza - aggiunge - Un impegno che prosegue nel lavoro quotidiano con l'associazionismo, il volontariato e  l'Universita". Per Forgione "le vicende giudiziarie e i rapporti con le associazioni mafiose di chi ricopre importanti cariche pubbliche non sono mai vicende private: appannano la trasparenza delle istituzioni, alimentano sfiducia nei cittadini, contribuiscono a diffondere un giudizio sulla politica come cosa sporca".

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