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Baccini: i rosa sono forti ma vinciamo noi

Il cantautore tifoso del Grifone: “Non mi perdo una partita del Genoa nemmeno se sono al Polo Nord. E quando posso sono sempre a Marassi”

PALERMO. Genoano per merito di un femore rotto. Nasce con un infortunio la passione per il «Grifone» di Francesco Baccini, cantautore della scuola genovese tra i più eclettici del panorama musicale italiano. Da bambino Baccini era tifoso della Sampdoria e da ragazzo stava per coronare il suo sogno giocando come portiere nella Primavera blucerchiata. «Poi in una partita mi ruppi il femore - racconta il cantautore - e la società non si preoccupò minimamente della mia salute. Sono stato per nove mesi a letto e quando tornai allo stadio iniziai a tifare contro la mia vecchia squadra e per vendetta diventai genoano».
E quando si diventa genoani lo si diviene per la vita. «Noi tifosi rossoblù - spiega Baccini - siamo molto legati alla nostra squadra. Non mi perdo una partita del Genoa nemmeno se sono al Polo Nord. E quando posso sono sempre a Marassi». Baccini guarderà in televisione la partita di oggi contro il Palermo. «Intanto - scherza il cantautore genovese - speriamo che non segni la mia versione slava... Bacinovic. Altrimenti sono fregato. Scherzi a parte, il Palermo è un'ottima squadra con un capolavoro vivente che si chiama Pastore. Senza nulla togliere ai rosa, ma penso che l'argentino sia un giocatore destinato a grandi squadre come Milan, Inter, Barcellona o Real Madrid. Anzi lo vedrei bene proprio con la maglia blaugrana magari accanto all'altro extraterrestre Messi. Ma anche il resto della rosa - continua - è di alto livello. Ci sono diversi giocatori interessanti e soprattutto in attacco il Palermo è messo bene: Miccoli, Hernandez, Maccarone e Pinilla sono tutti e quattro dei fuoriclasse».
Ma il Palermo, come il Genoa, non è partito col piede giusto. «Siamo indietro rispetto agli obiettivi prefissati - spiega Baccini - ma siamo stati anche parecchio sfortunati. Le sconfitte contro Milan, Inter e Roma sono state decisamente immeritate. Con i nerazzurri il portiere, Eduardo mani di forbice lo chiamo io, ha fatto una paperona colossale. E poi dall'inizio dell'anno siamo stati bersagliati dagli infortuni, in infermeria c'è gente come Palladino, Sculli, Kharja e Palacio. Tutte queste assenze le paghi. Spero che Gasperini dia più spazio a Zuculini, un giocatore che finora ha giocato solo qualche spezzone e che secondo me ha delle grandi qualità. Un pronostico? Il Palermo è una squadra molto simpatica, ma noi dobbiamo vincere. Quindi dico 2 fisso. Anche se sarà una partita molto combattuta perché si affrontano due squadre spettacolari che in attacco hanno un grande potenziale».
Baccini inizia a studiare pianoforte da bambino e, dopo essersi dedicato ai grandi compositori del passato, a 20 anni scopre anche la musica leggera ed il rock. La ribalta arriva nel 1990 quando vince il FestivalBar con il brano «Sotto questo sole». Pur essendo genovese ha un grosso seguito al Sud. «A Palermo sono stato diverse volte - dice Baccini - ed è una città meravigliosa per molti versi molto simile alla mia Genova. Sarà perché tutte le città che hanno il mare e un porto secondo me sono accomunate da qualcosa. Da tempo ormai sono finito a vivere nel profondo Nord, in Brianza. Ma noi genovesi più stiamo lontano dalla nostra città, più ci sentiamo genovesi».

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