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Un pentito: "Era il Riina degli Usa" Nuovo interrogatorio per Naimo

Il latitante arrestato 4 giorni fa a Palermo, che ha deciso di collaborare con la giustizia, viene spesso indicato come un importante tramite tra i clan del capoluogo siciliano e gli Stati Uniti d'America

PALERMO. E’ l’uomo che potrebbe ricostruire agli investigatori importanti pezzi di storia degli ultimi decenni della mafia e, soprattutto, dei legami tra le famiglie siciliane e americane. Rosario Naimo, arrestato quattro giorni fa a Palermo, è stato sottoposto a un nuovo interrogatorio dai sostituti procuratori Marcello Viola e Francesca Mazzocco.
Pezzo da novanta di Cosa nostra, indicato come “uomo d’onore” della famiglia di Cardillo, Naimo probabilmente ha trascorso gli ultimi anni della sua vita da latitante, nascondendosi in Sudamerica e soltanto negli ultimi tempi sarebbe tornato nel capoluogo siciliano. Gli inquirenti sono al lavoro per capire cosa facesse a Palermo, quali fossero i suoi affari e i suoi contatti.
Il nome di Naimo è stato fatto dal pentito Gaspare Mutolo, quando ha indicato l’esponente della famiglia di Cardillo come protagonista di una missione in Sicilia con John Gambino, del clan di New York, per prendere una decisione sugli “scappati”.
E, parole del pentito trapanese Vincenzo Sinacori Naimo era "il Riina degli Stati Uniti".

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