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Tredici clandestini bloccati a Lampedusa

Si indaga su un peschereccio tunisino fermato al largo dell’isola dopo una fuga. Arrestati i due africani alla guida. L’ipotesi è che siano stati loro a trasportare gli extracomunitari

LAMPEDUSA. Sorpresi dai carabinieri a Lampedusa tredici nordafricani. E una volta avviate le ricerche dell’imbarcazione una motovedetta della guardia di finanza ha intercettato a poche miglia dalla costa un peschereccio battente bandiera tunisina. Ma il natante ha tentato la fuga cercando di speronare la motovedetta italiana.
Alla fine, due tunisini, che si sono spacciati per marinai, sono stati arrestati. Secondo gli inquirenti ci potrebbe essere un collegamento fra i 13 clandestini ritrovati, poco prima delle 21,30 di venerdì, sulla terraferma delle Pelagie e il peschereccio che, un’ora dopo, è stato inseguito, a sei miglia nord-est da Lampedusa, dai militari delle Fiamme Gialle.
Si pensa, dunque, che il peschereccio «Habib Allah» possa aver sbarcato il gruppo di profughi, per poi riprendere il largo.
I dettagli sul Giornale di Sicilia oggi in edicola.

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