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Bimba nata morta, inchiesta a Palermo

Il caso in una clinica privata. Il padre denuncia negligenze e omissioni da parte dei medici. La procura ha aperto un'indagine

PALERMO. La Procura di Palermo ha aperto un'indagine sulla morte di una bimba, deceduta prima di venire alla luce in una clinica privata, la Triolo-Zancla. L'inchiesta è stata avviata dal pm Maurizio Agnello a seguito della denuncia del padre della piccola, un uomo di 27 anni, che ha lamentato negligenze e omissioni da parte dei  sanitari della struttura. Nella denuncia l'uomo sostiene che il parto cesareo, deciso dai medici, sia stato effettuato con grande ritardo rispetto a  quanto avrebbe, invece, imposto l'esito del tracciato, a cui la  moglie era stata sottoposta la scorsa notte, e che diagnosticava segni di sofferenza del feto.     
La donna, seguita da un ginecologo della clinica, era stata ricoverata ieri per partorire. Ieri sera sarebbe stato effettuato il tacciato, dal quale sarebbe emerso il rischio per la bimba, poi nata morta. Il pm ha fatto consegnare la salma al medico legale che,  domani, dovrà effettuare l'autopsia, e ha disposto il sequestro della cartella clinica.
Il pm ha anche ordinato l'identificazione dei medici e degli infermieri che si sono occupati del caso e il sequestro della placenta utile a "ricostruire" le ultime ore di vita del feto.    Secondo le prime ricostruzioni, la donna il 29 ottobre sarebbe andata in clinica per un controllo e i sanitari le avrebbero detto che la gravidanza procedeva bene. Il marito della puerpera ha raccontato che il 30 la moglie sarebbe stata sottoposta a un nuovo tracciato di cui non c'é traccia, però, tra i documenti clinici sequestrati.    
La scorsa notte la donna è tornata nel centro lamentando dolori: il tracciato questa volta ha mostrato che la bimba era bradicardica ed è stato disposto un cesareo d'urgenza. Ma la piccola è nata morta. Secondo indiscrezioni, la cartella clinica sarebbe lacunosa in più parti.


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