Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Truffa su raccolta differenziata, tre condanne a Palermo

Marcello Gagliani, Salvatore Russo e il dipendente del Comune di Carini, Giuseppe Lo Cricchio erano stati arrestati nel 2006 nell'ambito di un'inchiesta che coinvolgeva tre società che si occupavano della raccolta dell'immondizia

PALERMO. La terza sezione del Tribunale di Palermo, presieduta da Vittorio Alcamo, ha condannato a tre anni Marcello Gagliani e a un anno e due mesi Salvatore Russo per truffa e traffico illecito di rifiuti speciali, mentre il dipendente del Comune di Carini, Giuseppe Lo Cricchio, ha avto otto mesi per corruzione. I tre erano stati arrestati nel 2006 nell'ambito di un'indagine sulla truffa nello smaltimento dei rifiuti. L'inchiesta, che ha consentito di disarticolare un'organizzazione radicata su tutto il territorio siciliano, ha riguardato tre società che si occupavano della raccolta differenziata dei rifiuti. Gli imputati avrebbero percepito indebitamente dal Consorzio nazionale di recupero plastica circa un milione di euro di contributi.   


Marcello Gagliani era socio e direttore tecnico della società Progetto Ambiente e amministratore unico della società Tecnoimpresa, mentre Salvatore Russo era dipendente e sindaco supplente della società Progetto Ambiente.  Dall'inchiesta emerse che l'impianto di proprietà della società Nuovamediplast, a Campofelice di Roccella e che è piattaforma ecologica del consorzio Co.re.pla, non effettuava sui rifiuti conferiti tutte le operazioni previste dagli accordi contrattuali in virtù dei quali, il rifiuto selezionato misto (selemix), avrebbe dovuto essere successivamente recuperato per l'ottenimento della materia prima secondaria. Secondo l'accusa, gran parte del rifiuto selezionato veniva venduto separatamente a compiacenti impianti di recupero del Nord, attraverso l'intervento delle società Progettoambiente e Tecnoimpresa, con impianti e sedi a Carini.  Le altre otto persone arrestate durante l'operazione del 2006 sono state tutte condannate in abbreviato o hanno patteggiato la pena.

Caricamento commenti

Commenta la notizia