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Rapine in banca, scoperta banda di palermitani e albanesi

Fermati dalla polizia di Genova: avrebbero assalito istituti di credito in tutta Italia. I siciliani in manette sono Roberto Mandalà e Salvatore Mortillaro

GENOVA. Rapinavano banche con il volto coperto da una calzamaglia, erano violenti e determinati al punto da chiudere i dipendenti all'interno di bagni e sgabuzzini per riuscire a guadagnare la fuga. Quattro banditi professionisti sono stati arrestati nei giorni scorsi della squadra mobile di Genova.

Si tratta di due italiani e due albanesi che, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbero compiuto nel capoluogo ligure almeno due assalti ai danni di istituti di credito. In manette con l'accusa di rapina aggravata sono finiti i palermitani Roberto Mandalà, 42 anni e Salvatore Mortillaro, 42 anni (unico incensurato) e gli albanesi Rini Gjiergji, 34 anni e Zeke Rroku 25 anni. I quattro avevano fondato un cartello italo-albanese specializzato nei colpi all'interno degli istituti di credito. Ne avrebbero messi a segno nove su tutto il territorio nazionale ed erano già stati arrestati nelle scorse settimane dalla squadra mobile per una rapina commessa a La Spezia.   

I detective della sezione rapine, coordinati dal primo dirigente Gaetano Bonaccorso, imputano ai quattro altri due colpi avvenuti all'interno di banche genovesi. Il primo assalto il 30 luglio 2010 avvenuto all'interno dell'agenzia 64 della Carige di via Voltri nel ponente genovese e un secondo avvenuto il 6 agosto scorso sempre alla Carige, filiale numero 66 di via Merano a Sestri Ponente sempre nel ponente. In entrambe le occasioni con il volto coperto da passamontagna o calzamaglia armati di cutter riuscirono ad ottenere, attraverso l'apertura delle casseforti a tempo, un bottino intorno ai diecimila euro. A Voltri in particolare sequestrarono l'intero personale all'interno del bagno per coprirsi la fuga. I quattro sono stati traditi dalle telecamere a circuito chiuso degli istituti di credito e dalle celle telefoniche.

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