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Tumori alla tiroide, a Catania due volte superiore resto Sicilia

Il dato emerge da uno studio promosso dal ministero della Salute: l’incidenza è del 31,7 per 100.000 residenti ogni anno nelle donne di fronte al 14,1 del resto dell'Isola

CATANIA. "Nella provincia etnea l'incidenza del cancro della tiroide è maggiore di oltre due volte rispetto al resto della Sicilia: a Catania è del 31,7 per 100.000 residenti ogni anno nelle donne di fronte al 14,1 del resto dell'isola, e 6,4 negli uomini contro il 3,0 nel resto della Regione".
Il dato emerge da uno studio epidemiologico, denominato Papillary thyroid cancer incidence in the volcanic area of Sicily, promosso dal ministero della Salute e coordinato dell'università di Catania. Lo ha ribadito il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, rispondendo a una interrogazione del parlamentare catanese del Pd Giovanni Burtone.
"L'ipotesi della veicolazione del carcinogeno con l'acqua potabile presente nel bacino idrico della zona etnea per la presenza di metalli e del Radon - sottolinea Burtone – è avvalorata dal fatto che il cancro della tiroide è aumentato in un'area che coincide con il bacino di distribuzione e che riguarda circa 700 mila abitanti".
Burtone chiede "uno sforzo maggiore delle istituzioni" e "in particolare dagli enti territoriali, soprattutto dalla Regione". "Occorre - conclude il parlamentare del Pd - studiare, analizzare, continuare a sostenere la ricerca e dare una risposta che abbia una valenza di natura scientifica alle comunità interessate al fenomeno".

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