ROMA. La sosta fa bene alla Roma che ottiene la seconda vittoria casalinga, dopo quella a spese dell'Inter, battendo un Genoa ora raggiunto in classifica dai giallorossi.
Va detto comunque che quella della squadra di Ranieri non è stata una prova ottimale, specie a causa di un vistoso calo nei venti minuti finali (gente come Taddei e Brighi non ha i 90' nelle gambe). Ma forse c'erano da preservare energie in vista della sfida di Champions martedì prossimo contro il Basilea. In ogni caso, l'obiettivo dei tre punti è stato raggiunto, traguardo meritato se si considera che i giallorossi hanno all'attivo anche un palo ed una traversa di Borriello e si sono visti negare dopo appena sei minuti un rigore che altri arbitri avrebbero fischiato. Da migliorare è senz'altro la difesa, anche ieri preda di amnesie mentre al Genoa va rimproverato un atteggiamento troppo rinunciatario nel primo tempo, frutto del credo di Gasperini il cui 4-3-3 è solo teorico: in realtà schiera sempre una squadra fin troppo coperta, in cui Toni (in ombra contro i compagni della scorsa stagione) è l'unica vera punta. Tardivo è apparso l'inserimento di Sculli nella ripresa e non si capisce perché la vorticosa campagna acquisti estiva di Preziosi non abbia portato in Liguria qualche attaccante invece di molti comprimari.
La Roma rialza la testa
Contro un Genoa spento i gialorossi conquistano la seconda vittoria stagionale grazie a Borriello e Brighi. Netto calo nel finale, difesa ancora in difficoltà
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