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Cassani: "Vincere col Bologna per trovare continuità"

Il terzino del Palermo spera di ottenere la prima vittoria casalinga del campionato per continuare la striscia positiva. Il difensore della Nazionale torna anche sulla serata di Genova: "Non c'erano le condizioni per giocare"

PALERMO. Archiviata la parentesi con la Nazionale, Mattia Cassani si rituffa in clima campionato e guarda alla sfida col Bologna. Missione, vincere la prima partita in casa di questo campionato. «Abbiamo avuto momenti difficili in casa, ma l’inizio di campionato ha dimostrato che le piccole hanno messo in difficoltà chiunque. Ora è arrivato il momento di dare continuità ai risultati, dopo le vittorie con Losanna e Fiorentina». Il terzino rosanero parla anche del tour de force che ha visto impegnato il Palermo nell’ultimo mese e in particolare i giocatori come lui che sono stati impiegati anche nelle Nazionali. «È vero, si è giocato molto ultimamente. Ma siamo a inizio stagione e le fatiche fisiche e mentali per partite e spostamenti in aereo ancora non si sentono. Magari – ha aggiunto Cassani – le fatiche si sentiranno nella seconda parte di stagione». Cassani ribadisce, inoltre, che il Palermo è ancora alla ricerca del miglior equilibrio tra difesa e attacco e dà il suo giudizio al nuovo modulo messo in campo da mister Rossi. «Lo schema con due trequartisti? Personalmente mi sono trovato bene. Vedendo lo sviluppo del gioco da dietro, dalla difesa, credo che in questo modo la squadra copra bene tutte le zone del campo. Ed è, inoltre, un modulo che dà la possibilità ai due fantasisti, Ilicic e Pastore di svariare molto». Era inevitabile, invece, per il difensore azzurro parlare della serata di follia di due giorni fa a Genova, che ha portato alla sospensione della partita tra Italia e Serbia. «Più che per noi giocatori, io ho avuto paura per la gente tra gli spalti coi bambini. Per quanto riguarda la partita, noi ci tenevamo tanto a scendere in campo per fare una bella gara, ma onestamente non c’erano le condizioni per giocare». Sempre a proposito di Nazionale, Cassani parla del suo ruolo nel gruppo azzurro e della scelta del ct di lasciarlo fuori con la Serbia. «Prandelli non mi aveva preventivato il turn over con Zambrotta, ha fatto le sue scelta. Comunque spero di aver dato il mio supporto alla squadra. Per quanto riguarda il mio ruolo nell’Italia, non mi sento ancora un punto fermo. Quindi spero di fare bene con il Palermo per cercare di diventarlo». Il numero 16 rosanero conclude, parlando di mercato, anzi di fantamercato. «Voci di addio a gennaio per andare alla Juve o da altre parti a me non disturbano neanche, perché io so che voglio restare a Palermo».

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