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Mazara, malore per l'ex armatore incatenato per protesta

MAZARA. Oggi è stato necessario il trasferimento in ospedale per alcuni accertamenti per l'ex armatore Pasquale Castano dall'1 ottobre scorso incatenato davanti al municipio di Mazara del Vallo, in piazza della Repubblica, per protestare contro il mancato accoglimento della sua richiesta di inserimento nella graduatoria del ministero delle Politiche agricole e forestali relativa all'assegnazione dei contributi per la demolizione dei pescherecci.    L'ex armatore, che da alcuni giorni fa lo sciopero della fame, è stato colto da un malore ed è stato trasportato in ospedale da un'ambulanza del 118. La vicenda dell'uomo - che aveva presentato la richiesta per l'inclusione nella graduatoria nel novembre 2008 e il cui peschereccio, il 'Giuseppe Castano', nel maggio 2009 è affondato a causa di una falla mentre si trovava al largo delle coste di Lampedusa - è stata ricordata, dopo il suo ricovero, alla Capitaneria di porto nell'ambito della sessione attualmente in corso dell'Osservatorio della pesca del Mediterraneo, istituito il 19 maggio del 2006 come organismo scientifico del Distretto produttivo della pesca di Mazara del Vallo-Cosvap.    E' stato il presidente del Distretto Cosvap, Giovanni Tumbiolo a ricordare la vicenda di Castano. Nell'esprimere vicinanza e solidarietà a Pasquale Castano, Tumbiolo ha lanciato un appello alle istituzioni affinché si occupino della vicenda.

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