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Il Papa ai giovani: "Mafia strada di morte"

Il pontefice in piazza Politeama, nell'ultimo appuntamento della sua visita a Palermo: "Non cedete alle suggestioni della criminalità, è una via incompatibile con il Vangelo". Citato come esempio il giudice Rosario Livatino

PALERMO. "La mafia" è "una strada di morte, incompatibile con il Vangelo": lo ha detto papa Benedetto XVI parlando ai giovani siciliani a Palermo, in piazza Politeama, ultimo appuntamento della sua visita apostolica.   
"Non cedete alle suggestioni della mafia - ha affermato il pontefice - che è una strada di morte, incompatibile con il Vangelo, come tante volte i vostri vescovi hanno detto". Siate alberi che affondano le loro radici nel 'fiume' del bene" e "non abbiate paura di contrastare il male. Così papa Benedetto XVI si è rivolto questa sera ai giovani siciliani riuniti in piazza Politeama, indicando loro alcuni esempi da seguire: da Chiara Badano, morta di tumore nel 1990 e recentemente beatificata, a Rosario Livatino, magistrato ucciso, nello stesso anno, dalla mafia a 38 anni, ora al centro di una causa di beatificazione.    
"Insieme - ha detto il Papa ai giovani - sarete come una foresta che cresce, forse silenziosa, ma capace di dare frutto, di portare vita e di rinnovare in modo profondo la vostra terra".    Parlando di Livatino e di altri giovani morti prematuramente nella fede, papa Ratzinger ha osservato che "spesso la loro azione non fa notizia, perché il male fa più rumore, ma sono la forza, il futuro della Sicilia".    
Proseguendo poi nella metafora dell'albero, di cui ricorda la radice biblica, Benedetto XVI ha sottolineato il ruolo della famiglia, fondamentale "non solo per una giusta tradizione" "molto sentita dai siciliani". L'importante - ha detto - è che "il senso della vità" "germoglia nella relazione con la madre e con il padre, i quali non sono padroni della vita dei figli, ma sono i primi collaboratori di Dio, per la trasmissione della vita e della fede". Una famiglia che il Papa vede come una "piccola Chiesa" inserita nella "grande Chiesa" "che Cristo è venuto a formare".    
"Conosco le vostre difficoltà - ha detto infine il Papa concludendo il suo discorso ai giovani - che sono le difficoltà dei giovani e delle famiglie di oggi, in particolare nel sud d'Italia". E ha citato ancora don Pino Puglisi, esortando ad avere fiducia nei sacerdoti che, come lui, "sono per voi autentici padri e fratelli nella fede".
Applausi e grida di gioia hanno accompagnato le parole di Benedetto XVI sulla mafia pronunciate oggi a Palermo, durante l'incontro con i giovani in piazza Politeama.
Due volte il pontefice ha dovuto interrompere il suo discorso, quando ha detto che "la mafia è una strada di morte" e poi quando ha affermato che essa è "incompatibile con il Vangelo".

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