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Col Losanna tre punti e basta

Rosa scialbi con poche idee. Miccoli lontano dalla migliore forma, costretto a lasciare il campo a fine primo tempo per un fastidio al polpaccio. Decide Migliaccio su assist di Pastore

PALERMO. Palermo scialbo e non pimpante come al solito, ma vincente. Si può sintetizzare così la vittoria per 1-0 sul Losanna nella seconda giornata del girone di Europa League. Proprio la vittoria e i tre punti sono tra le poche cose da prendere in questo giovedì di coppa. Un Palermo contratto, che in alcune occasioni ha anche rischiato di andare sotto contro gli svizzeri. Si sperava anche in una festa per il ritorno di Miccoli, ma lo è stato solo nell’antipasto, in cui il capitano è stato accolto con una grande abbraccio dai pochi spettatori accorsi al Barbera. Miccoli, infatti, è apparso ancora molto lontano dalla condizione ideale. Delio Rossi applica un turn over a metà. Meno cambi rispetto al previsto. Chi si aspettava rivoluzioni da parte di Delio Rossi è stato “tradito”. Soprattutto dalla difesa al centrocampo, il tecnico di Rimini si affida ai suoi “fedelissimi”. Rossi, comunque, fa esordire l’argentino Garcia al posto di Balzaretti. A centrocampo fa rumore l’esclusione di Liverani, che non risulta essere neanche in panchina. La versione ufficiale a fine partita parla di un affaticamento durante la rifinitura. Un altro infortunio diplomatico, in attesa che il numero 11 recuperi la migliore condizione? Nella zona mediana del campo, dunque, ancora in campo Nocerino e Migliaccio con Kasami e Pastore. In attacco, la notizia è il ritorno dal primo minuto di Miccoli al fianco di Maccarone. Benussi al posto di Sirigu. Partita soporifera nel primo quarto d’ora. E come spesso capita, c’è bisogno di correre un serio rischio per svegliare i rosanero. È quello che succede al 17’ con Silvio che lascia sul posto Munoz e serve a due passi dalla porta Roux, che cicca clamorosamente e sbaglia a porta vuota. Il Palermo non diventa scintillante, ma comunque dà segni di risveglio, in particolare con Pastore e Maccarone, che provano a combinare qualcosa. Ma nulla di eccezionale. Anche perché il duo d’attacco scelto da Rossi stasera sembra troppo statico e i movimenti e i tagli latitano. Il risultato è che il primo tiro in porta arriva solo alla mezzora con Maccarone, che, servito da un preciso cambio di fronte di Cassani, spara alto da posizione invitante. Il taccuino rimane, però, abbastanza vuoto di azioni da annotare. E l’unica cosa da segnalare prima della fine di tempo è l’uscita dal campo di Miccoli, sostituito da Pinilla. Per il capitano solo 42 minuti. Il numero 10 rosanero esce dal rettangolo verde rabbuiato, per una prova non degna del suo nome e soprattutto per un dolore al polpaccio sinistro avvertito durante la gare. In questo senso, le sue smorfie in panchina la dicono lunga. La via del recupero è ancora lunga. Il Palermo comincia con il piglio giusto il secondo tempo e a testimonianza di ciò c’è il bel triangolo tra Pastore e Maccarone, che porta al tiro da fuori il Flaco, che impegna il portiere Favre costretto alla respinta. Ma è un fuoco di paglia. Anzi è il Losanna al 57’ a sfiorare nuovamente la rete con Tosi, che si traveste da Tomba e semina il panico tra difesa rosa, andando al tiro di sinistro ed esaltando i riflessi di Benussi, al primo vero intervento della serata. E dopo il cambio obbligato, Rossi compie la prima mossa al 60’, inserendo Balzaretti che va a ricomporre la difesa titolare, rilevando Garcia, autore di un esordio onesto e incoraggiante. Il Palermo spinge, prendendo finalmente in mano il pallino del gioco, per lunghi tratti ad appannaggio degli svizzeri. E al 78’ la pazienza viene finalmente premiata con Pastore che dalla sinistra crossa sul secondo palo, dove si fa trovare puntuale la testa di Migliaccio, che incrocia sul secondo palo. E’ il gol che regala la vittoria agli uomini di Rossi, che raggiungono lo Sparta Praga, battuto 3-0 in Russia dal Cska Mosca padrone del girone, al secondo posto con tre punti. Finisce anche con gli applausi del pubblico, che aveva bisogno di gioire nuovamente per una vittoria in casa del Palermo. Perché anche questa sera l’effetto Barbera sembrava pericolosamente sbiadito.

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