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Cuffaro alla sbarra: "Ripeto, la mafia fa schifo"

Dichiarazioni spontanee dell'ex governatore siciliano davanti al gup di Palermo per il processo nel quale è accusato di concorso in associazione mafiosa

PALERMO.  E' cominciato, davanti al gup di Palermo, Vittorio Anania, il processo all'ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro, accusato di concorso in associazione mafiosa. Oggi iniziano le arringhe dei legali dell'imputato, gli avvocati Nino Caleca, Nino Mormino e Oreste Dominioni.    
Il processo si celebra in abbreviato. L'ex presidente della Regione, già condannato per favoreggiamento aggravato alla mafia, è accusato di essere stato a disposizione delle cosche durante tutta la sua attività politica.
"Non mi sono mai sottratto al processo, cosa che dimostra il mio grandissimo rispetto nei
confronti della magistratura. E torno a dire che la mafia è un fenomeno schifoso. Anche se pure questo mi e' stato contestato, in passato". Ha esordito così Cuffaro, nel rendere dichiarazioni spontanee. "Il mio rispetto per la magistratura -ha proseguito- non e' venuto meno neppure quando le indagini hanno avuto riflessi su mia moglie e su mio
padre, di 89 anni, totalmente estranei alle mie vicende”.

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