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Palermo, no ai termovalorizzatori: in liquidazione la società

L'assemblea dei soci della Pea, accogliendo la proposta dei commissari straordinari di Amia, ha approvato lo scioglimento del gruppo

PALERMO. L'assemblea dei soci di Palermo energia ambiente, che si è riunita in uno studio notarile, accogliendo la proposta dei commissari straordinari di Amia, ha approvato la messa in liquidazione della società, formata per il 52 per cento da Falck, Actelios, Epc Sicilia, Emit spa, Consorzio Asi e Safab e per il 48 per cento da Amia, costituita per la realizzazione dell'impianto di termovalorizzazione dei rifiuti a Bellolampo.    
L'assemblea ha nominato liquidatori il presidente di Pea, Carmelo Tantillo, e, su indicazione di Amia, Carlo Dominici, docente di economia e gestione delle imprese, che è stato preside della facoltà di economia dell'università di Palermo, vicepresidente del Banco di Sicilia e presidente della Fondazione Banco di Sicilia. I liquidatori si occuperanno del recupero dei crediti, della gestione dei contenziosi in corso e della messa in opera degli altri atti relativi alla procedura di liquidazione, a partire dalla rescissione di tutti i contratti onerosi.    
La liquidazione di 'Palermo energia ambiente', che consente al capoluogo dell'Isola di superare definitivamente l'empasse legato alle vicende della programmazione prevista dal precedente Piano regionale dei rifiuti, è il primo passo verso la definizione dei rapporti fra Amia e gli altri azionisti e avvia un percorso che dovrà essere capace di dare soluzioni complete, efficaci e sicure al problema dello smaltimento futuro dei rifiuti a Palermo.

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