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Aereo fuori pista, è caos negli scali siciliani

La chiusura del Falcone Borsellino ha mandato in tilt anche gli aeroporti di Catania e Trapani, dove sono stati dirottati quasi tutti i voli. Code ai check-in, passeggeri ammassati, corse di navette annullate e bus fantasma

PALERMO. Code ai check-in, passeggeri ammassati sui banchi d'informazione, corse di navette annullate, caccia a bus 'fantasma', voli soppressi o ritardati. Insomma il caos totale. La chiusura per 41 ore consecutive dell'aeroporto di Palermo, dopo l'incidente dell'aereo Windjet ieri, ha mandato in tilt gli altri due scali siciliani, quello di Catania e Trapani, dove sono stati dirottati quasi tutti i voli previsti nell'aerostazione 'Falcone Borsellino'.  Il black-out dello scalo, almeno fino alle 14 di domani, ha avuto pesanti conseguenze sul sistema aeroportuale siciliano, provocando notevoli disagi per migliaia di passeggeri in partenza o rientro verso il continente. Solo Alitalia ha dirottato 24 voli a Trapani e 8 su Catania, mentre 10 voli da e per Palermo sono stati cancellati.   


La situazione più pesante è a Trapani dove tra ieri e oggi sono stati gestiti 40 voli dirottati oltre ai 12 previsti. "So che i passeggeri stanno vivendo momenti difficili, sotto la pressione della stanchezza e me ne dispiaccio - dice il presidente dell'Airgest, Salvatore Ombra - Il personale del nostro aeroporto sta dando il massimo". Non la pensano così alcuni passeggeri. "Qui all'aeroporto di Trapani c'é un carnaio infernale - accusa il segretario nazionale dell'Associazione Dossetti, Claudio Giustozzi - Nessuno che distribuisca una bottiglia d'acqua, saremo almeno un migliaio di persone, in fila al check-in: ci sono anziani e bambini". Angelo Piovano, milanese, che deve imbarcarsi per Milano Linate con la moglie accusa: "Non c'é alcuna organizzazione, stamattina ho appreso dai giornali della chiusura dell'aeroporto di Palermo ed è stata mia premura chiamare per sapere cosa fare: mi hanno detto di recarmi a Trapani". In fila al check-in c'é anche una donna che ieri alle 20.15 si trovava in un velivolo in fase di rullaggio diretto a Milano: "Ci hanno fatto scendere dall'aereo dicendo che avrebbero comunicato un volo alternativo ma a distanza di quasi 20 ore mi trovo ancora a Trapani in coda senza sapere neppure se parto".


Un uomo di mezza età attende da stamani alle 9 di imbarcarsi per Milano. "Dovevo partire - dice - ieri sera da Punta Raisi. Alle 2,30 ci hanno portato in albergo. Stamani alle 8 con un pullman ho raggiunto Birgi e sono qui in attesa". E' seduto sulle valigie. Davanti a lui i display del check-in che non danno indicazioni: in uno si legge Alitalia, negli altri soltanto una serie di lettere che formano scritte indecifrabili. "A cosa serve protestare, qui non ci dà retta nessuno", dice una donna, anche lei da ore in coda. Ha invece annunciato "una relazione al Senatur", Nalatina Negrelli di Varese, una pensionata che si trova in vacanza con alcune amiche in Sicilia. A Bossi, la pensionata esternerà "l'indignazione per il trattamento riservato negli aeroporti di Palermo e Trapani".  Piu di 100 passeggeri che avrebbero dovuto partire ieri sera alle 20.30 da Punta Raisi per Pisa, con un volo Ryanair e che in nottata hanno raggiunto in pullman l'aeroporto Vincenzo Florio di Trapani., Il volo è stato annullato anche da Trapani e si sono imbarcati sul volo diretto a Trieste. Tra i passeggeri anche una madre con due bambini uno dei quali ha 16 mesi, Carmelinda Zangara.


La donna, di Palermo, prima di imbarcarsi per Trieste con i due bambini ha detto che da ieri sera ha ricevuto dalla compagnia soltanto acqua e un paio di succhi di frutta.   Alcuni bus privati, noleggiati da Alitalia, hanno atteso davanti l'aerostazione i passeggeri per portarli a Palermo. La gente però non ha avuto alcuna informazione, i bus non hanno cartelli indicativi ma solo i loghi delle compagnie proprietarie. I passeggeri dirottati su Trapani-Birgi quandi scendono dall'aereo, escono fuori ma si trovano spiazzati e non sanno cosa fare; lo scalo si trova lontano dalla città in un'area desolata. A Catania, la scena è quella di centinaia di passeggeri in fila fuori da Fontanarossa per salire sui pullman per Palermo, che partono con 2-3 ore di ritardo. Anche a Palermo alcuni passeggeri, che avevano prenotato la partenza, si sono presentati ai check-in sebbene lo scalo sia chiuso. Stefano Arnone, di Agrigento, aveva prenotato un volo Air Berlin per Stoccarda: "Ho provato a informarmi al numero verde della compagnia e mi hanno detto che a loro risultava che tutto fosse regolare; stamattina non mi è rimasto altro da fare che venire a Palermo, ma finora non mi hanno detto nullà".

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