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Regione, Lombardo sceglie gli assessori

Il governatore presenterà oggi il suo nuovo esecutivo. Confermati i sei tecnici uscenti, il Pd vuole quattro uomini dei suoi

PALERMO. È Andrea Piraino l’ultimo nome finito nello schema che Raffaele Lombardo leggerà oggi in aula all’Ars. È lui l’assessore tecnico gradito all’Udc e che non dispiace neppure al Pd. Finirà, a meno di sorprese, agli Enti locali: guida da anni, in qualità di direttore, l’Anci. Intorno ad Andrea Piraino Lombardo ha messo insieme un piccolo gruppo di sostenitori. Gradito all’Udc casiniana di Ardizzone, Forzese e Parlavecchio, non dispiace neppure a Cateno De Luca: il deputato messinese ex Mpa sembrava essersi avvicinato a Miccichè ma ora è in pole position per essere il quarto parlamentare della rifondazione-Udc (dopo l’uscita scontata degli 8 deputati vicini a Romano e Cuffaro).
Non manca chi continua a scommettere che oggi finirà tutto con un rinvio. Ma Palazzo d’Orleans ha perfino organizzato una diretta satellitare sull’annuncio della nuova giunta. Lombardo leggerà di sicuro i nomi di altri 4 neo assessori. Egidio Ortisi, ex deputato della Margherita, oggi co-fondatore dell’Api di Rutelli in Sicilia sarà il nuovo assessore ai Beni culturali. Anche se la stessa delega potrebbe andare a un finiano. Pippo Scalia, leader di Futuro e Libertà, ha ottenuto la garanzia che Nino Strano resterà in giunta: al Turismo o proprio ai Beni culturali. L’altro nome certo in quota finiani è quello di Gian Maria Sparma, giovanissimo dirigente regionale (32 anni) che passerebbe dal ruolo di direttore della Pesca a quello di assessore alla Pesca e all’Agricoltura. In calo le chance di Letizia Di Liberti.
L’Mpa indicherà con ogni probabilità l’ex manager dell’Asl etnea Antonio Scavone: dovrebbe andare al Territorio, dove sostituirebbe un altro autonomista, Roberto Di Mauro. A sorpresa, al posto di Scavone, Lombardo potrebbe chiamare l’ex prefetto di Catania, Giovanni Finazzo. Confermati i sei tecnici uscenti.
E' possibile leggere la versione integrale dell'articolo nel Giornale di Sicilia in edicola oggi, martedì 21 settembre.

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