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Ikea di Catania, già 5 mila i curriculum

Risposta sopra le aspettative per la multinazionale svedese dell’arredamento che a marzo aprirà i battenti dando lavoro a 250 persone

CATANIA. La speranza viaggia su Internet. Oltre 5 mila - 5.044, per l'esattezza - i curriculum "imbucati" nel sito www.ikea.it/jobcatania alle 13.30 di ieri, nel primo giorno utile per affrontare i test online e, quindi, aspettare un colloquio che potrebbe valere un posto all'Ikea di Catania.
La raccolta delle richieste di assunzione si concluderà il 10 ottobre, mentre il punto vendita della multinazionale svedese in contrada Buttaceto, nella zona industriale, sarà aperto - parola del management del colosso dell'arredamento - in marzo e darà lavoro a 250 dipendenti. Si calcola, inoltre, che l'apertura della "città dell'arredare a basso costo" dovrebbe anche assicurare almeno cento opportunità di occupazione nell'indotto.
Sui criteri di selezione, l'azienda assicura "equità e trasparenza" escludendo qualsiasi "corsia preferenziale". Nei mesi scorsi, peraltro, i vertici di Ikea Italia avevano smentito di avere sottoscritto qualsiasi impegno per l'assunzione degli ex lavoratori della Cesame - azienda ormai fallita, nel cui terreno sta sorgendo il centro commerciale - e preteso dalle istituzioni l'impegno "a non interferire", sia pur con finalità sociali.
Alla presenza di prefetto e sindaco, i rappresentanti della multinazionale avevano riferito che i 250 assunti sarebbero stati reclutati "a insindacabile giudizio dei responsabili aziendali".
A Buttaceto, otto chilometri dal centro cittadino, lo stabilimento commerciale si estenderà per 31 mila metri quadrati di superficie totale, di cui 19 mila dedicati alla vendita e all'esposizione di mobili e complementi d'arredo.
Comprenderà anche un ristorante con 450 posti a sedere, un bar, una bottega di specialità alimentari scandinave e un parcheggio gratuito per mille 700 posti auto. Parto difficile, tormentato, quello di Ikea in terra d'Etna. Ritardato di almeno quattro anni.
Stavolta, però, i "burosauri" dei nostri enti pubblici hanno ben poche responsabilità, perché era stato soprattutto un contenzioso con la ditta appaltatrice dell'opera a mettere a rischio un investimento di ben 70 milioni di euro.
Alla fine, l'azienda svedese ha deciso di realizzare direttamente i lavori che adesso procedono regolarmente verso la scadenza di marzo e consegneranno ai siciliani un centro commerciale di nuova generazione, tra l'altro dotato di pannelli fotovoltaici per l'autosufficienza energetica e di impianto di riciclaggio del 90 per cento dei rifiuti.
L'impiego di fonti alternative, peraltro, costituisce un esperimento-pilota per Ikea che - stando alle dichiarazioni dei vertici aziendali - dovrebbe, poi, essere esteso ai diciotto insediamenti già presenti da Bari a Torino.

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