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Siremar, via al commissariamento

La società di navigazione sarà ripulita dai debiti per essere più appetibile sul mercato. Possibile cessione in blocco con la Tirrenia

PALERMO. Dopo Tirrenia anche per Siremar, la società di navigazione che collega la Sicilia con le isole minori, scatta la procedura d'insolvenza. Secondo fonti vicine all'azienda, il ministro dei Trasporti Altero Matteoli avrebbe già firmato il commissariamento, mentre per altre fonti il provvedimento sarà firmato la prossima settimana.    
Con il commissariamento Siremar, come è avvenuto per Tirrenia, sarà ripulita dai debiti per renderla più "appetibile" al mercato. La prima ipotesi è che Tirrenia e Siremar vengano vendute in blocco, la seconda è che siano cedute separatamente. Nell'ambito di questa ultima ipotesi, le stesse fonti ipotizzano uno scenario nuovo: la vendita a "spezzatino" delle singole tratte di Siremar. Tra i possibili acquirenti rimane la Regione siciliana, che al momento è il maggiore azionista di Mediterranea holding, la Spa che ha già presentato al commissario Giancarlo D'Andrea un offerta per l'intero gruppo.     
Il commissariamento di Siremar a questo punto potrebbe rimescolare le carte. La Regione, con una Siremar ripulita dai debiti, potrebbe rilevare direttamente la società, oppure farsi carico delle tratte meno redditizie nel caso di una vendita a spezzatino della compagnia siciliana.     In questa fase in evoluzione, comunque, i collegamenti tra la Sicilia e le isole minori non sono a rischio. Ieri due aliscafi, in partenza da Lipari, sono rimasti a secco e le corse  annullate perché i fornitori si sarebbero rifiutati di consegnare il carburante, pretendendo il pagamento di crediti. Siremar, a quanto si apprende, avrebbe risolto il problema, coprendo i debiti e garantendo la continuità del servizio. Le casse della compagnia rimangono però in rosso. 

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