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Il giudice: Antinoro comprò voti, ecco le prove

Il Gup del tribunale di Palermo, Mario Conte, ha depositato le motivazioni della sentenza che ha portato alla condanna di 23 imputati al processo Eos

PALERMO. "Tremila euro in cambio di sessanta voti". E' solo uno scorcio della disanima del Gup del tribunale di Palermo, Mario Conte, sul caso dell'eurodeputato dell'Udc Antonello Antinoro, che accusato di voto di scambio il prossimo 4 ottobre sarà giudicato con rito immediato.
Un filone del processo Eos che ha portato alla condanna di 23 imputati per complessivi 225 anni di carcere lo scorso 30 luglio per mafia ed estorsioni. Secondo i carabinieri Antinoro avrebbe chiesto voti al clan di Resuttana per la corsa alle elezioni regionali nella primavera del 2008. E il Gup Conte ha evidenziato le intercettazioni che provano la versione dell'Arma.
Maggiori dettagli sul Giornale di Sicilia in edicola oggi (17 settembre 2010).

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