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Anno scolastico in Sicilia, il via tra le polemiche

Sono 798.500 gli studenti dell’Isola che torneranno sui banchi. Tensione a Palermo per una protesta dei docenti precari e un gruppo di insegnanti ha scritto a Napolitano

PALERMO. Le scuole riaprono ufficialmente oggi in Sicilia e insieme al messaggio annuale di buon lavoro, inviato ai dirigenti scolastici di elementari medie e superiori, il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, e l'assessore regionale all'Istruzione e Formazione  professionale, Mario Centorrino, hanno annunciato anche l'invio della foto, che ritrae Giovanni Falcone e Paolo Borsellino da esporre nelle scuole, come simbolo di lotta alla mafia ed educazione alla legalità.
Sono 798.500 gli studenti siciliani che oggi sono tornati sui banchi, di questi 16.000 sono stranieri. "Lo scorso anno  gli studenti sono stati 804.000 - dice il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, Guido Di Stefano – mentre negli ultimi cinque si stimano 39.000 studenti in meno nelle scuole siciliane".
Intanto in città infuria la polemica sulla situazione dei precari. "Una cerimonia d'inaugurazione  é sempre una festa, noi pensiamo che oggi la scuola pubblica italiana non abbia nulla da festeggiare, specialmente nel sud. L'anno scolastico inizia, infatti, con un elenco di 'senza'. Per questo, e tanto altro, decliniamo il suo gentile invito". Hanno scritto i docenti della direzione didattica Francesco Ferrara  di Palermo, in una lettera indirizzata al presidente della  Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha organizzato per martedì  21 settembre la consueta festa al Quirinale per inaugurare il nuovo anno scolastico.
Momenti di tensione, oggi pomeriggio, davanti al liceo linguistico provinciale Ninni Cassarà di Palermo, dove un gruppo di precari dell'istituto ha manifestato durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico alla presenza del Presidente della Provincia Giovanni Avanti.

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