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Palermo, record di cani abbandonati in estate

A lanciare l'allarme i volontari del rifugio della Favorita: "Dal primo giugno ad oggi abbiamo registrato 50 abbandoni con una sola adozione in 20 giorni. Non accadeva da dieci anni"

PALERMO. Gettati via come roba vecchia. Eppure, hanno un cuore e dei sentimenti. E soprattutto hanno delle esigenze e vanno rispettati. Sono gli oltre 50 cani abbandonati quest'estate al rifugio del cane della Favorita. E la struttura gestita dalla Lega nazionale per la difesa del cane ora è al collasso. Ma se da un lato gli abbandoni sono in crescita, dall'altro arriva un nuovo slancio all'attività della polizia municipale, che potenzia e trasferisce il nucleo cinofilo al canile municipale, rafforzando così le indagini per scovare chi si disfa dei propri cani.
L'emergenza abbandoni è stata raccontata ieri a «Ditelo a Rgs» da una volontaria del rifugio, Arianna Ferrante: «Siamo al collasso dal punto di vista economico e di posti. Non accettiamo più cani, ma non possiamo girare la faccia davanti a casi orribili. Dal primo giugno ad oggi abbiamo registrato 50 abbandoni, con una sola adozione in 20 giorni. Una situazione del genere non accadeva da dieci anni». Al rifugio sono arrivate intere cucciolate, ma anche cani adulti e di razza. E nessuno animale era provvisto di microchip. Ovvero è impossibile risalire al proprietario. Eppure mettere il microchip al cane è facile e soprattutto è gratuito, se la procedura viene effettuata al canile di via Tiro a Segno. «Nella nostra struttura - ha spiegato Francesco Francaviglia, responsabile dell'unità operativa di Igiene urbana al canile - registrare il cane all'anagrafe è gratuito. In realtà, il numero delle microchipatture in senso assoluto, nell'ultimo anno è aumentato del 30 per cento. Ma tutto questo non basta. Per modificare la cultura degli abbandoni ci vuole anche una fase repressiva. Abbiamo così stimolato l'amministrazione comunale e i vigili urbani. E adesso qualcosa cambierà».
«Il nucleo cinofilo dei vigili - ha annunciato l'assessore comunale all'Igiene e Sanità, Raoul Russo - sarà di ausilio al canile per indagare e ricevere denunce nel campo di abbandoni e maltrattamenti». «Una scelta - ha spiegato il comandante dei vigili Serafino Di Peri - necessaria per accorciare i tempi delle indagini e recuperare anche un po' di efficienza. Il nucleo è composto da una ventina di uomini ma ora andrà potenziato». Si potranno anche coinvolgere i vigili già presenti al canile. «Siamo in attesa che il Comune ci assegni due locali nella struttura di via Tiro a Segno - ha aggiunto Di Peri - ma intanto il nucleo può già occuparsi delle indagini». Il lavoro infatti non manca. Da mesi al canile ci sono una decina di cani con microchip e i proprietari si sono resti irrintracciabili. Ora le forze in campo ci sono e sarà difficile nascondersi.
In diretta anche Antonella Monastra, consigliere di Un'altra storia: «A Palermo - ha detto - ci sono poche e scoordinate iniziative. Ci sono vari fronti su cui operare: il censimento dei randagi, la microchippatura, le sterilizzazioni, la repressione e la sensibilizzazione, ma ci vorrebbe una regia comune da parte dell'ente locale. Si potrebbe pensare a rilasciare un patentino ai proprietari di cani». Una buona idea questa secondo l'assessore Russo, che ha annunciato anche un'altra iniziativa. «Al più presto sarà on line un sito internet gestito con le associazioni animaliste, attraverso il quale verrà favorita l'adozione e saranno lanciate campagne contro gli abbandoni».

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