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Bossi: "Berlusconi il nostro leader, avanti con lui"

Il "Senatur" giura fedeltà al presidente del Consiglio: "Siamo suoi alleati e gli daremo il nostro voto. Non lo accoltelleremo di certo alla schiena"

ROMA. Avanti, cercando di evitare le elezioni. Umberto Bossi corregge il tiro, rispetto a qualche giorno fa, e si allinea al pensiero di Berlusconi. "Lui dice che per il bene del Paese bisogna andare avanti così? Se lo dice lui, che è il leader, va bene anche a noi". Da Saluzzo, nel cuneese, dove è iniziato il lungo week-end della 'Festa dei popoli padani', Bossi giura piena fedeltà a Berlusconi: "Noi siamo alleati e gli daremo il voto. Non ci dimentichiamo di chi ci ha aiutato e Berlusconi ci ha assicurato i voti per il federalismo. Non accoltelliamo alla schiena. Gli daremo il voto in aula".   


Per il ministro Calderoli, accanto a Bossi sul palco in piazza a Saluzzo, la Lega non deve invece votare "alla prima chiama sulla fiducia. Suggerirò a Bossi di non partecipare alla prima, ma di farlo alla seconda, così - dice il ministro della Semplificazione normativa - si potrà verificare se quella maggioranza dipende solo dai finiani".  E a Fini è rivolto il primo pensiero del discorso di Bossi: "Lui dice che la Padania non esiste? Non ha capito che siamo un popolo dalle montagne al mare. Siamo più forti delle stupidaggini che dice. Dovrebbe solo imparare a rispettare la parola. Certo ci ha messo in una bella difficoltà".   Domani Bossi e Calderoli saliranno al pian del Re, dove nasce il Po, per la tradizionale cerimonia dell'ampolla. Da quello stesso luogo, alle pendici del Monviso, oggi è partito il 'giro della Padania', in bicicletta. Dal Monviso a Venezia, in quattro tappe, con l'acqua del Po nelle borracce. In prima fila il sottosegretario all'Interno Michelino Davico, grande appassionato di ciclismo, e tanti ex campioni del pedale, a comincare da Francesco Moser.

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