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Alfano: "La mafia provò a trattare con lo Stato"

Lo dice il ministro della Giustizia facendo riferimento al "papello di Riina". I mafiosi "puntavano a eliminare il carcere duro, a bloccare le norme contro i patrimoni e a ottenere la revisione degli ergastoli" ha detto

ROMA. I boss mafiosi "hanno provato a fare una trattativa con lo Stato attraverso il papello di Riina". Parola del ministro della Giustizia Angelino Alfano, che ha affrontato la questione intervenendo a un dibattito sulla lotta alla mafia, al quale ha partecipato anche il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, nell'ambito di Atreju, la festa dei giovani del Pdl.    
I mafiosi "puntavano a eliminare il carcere duro, a bloccare le norme contro i patrimoni dei mafiosi e a ottenere la revisione degli ergastoli", ha detto il ministro; "ma con questo governo il carcere duro è stato inasprito ed è diventato durissimo, ci sono state aggressioni asperrime ai patrimoni dei mafiosi e la revisione dell'ergastolo se la possono scordare". Insomma, ha concluso il Guardasigilli, "noi abbiamo capovolto il papello e fatto le leggi".

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