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Che menù per la partita col Brescia?

L'insolito orario imposto dalla Lega, alle ore 12.30, rivoluzionerà probabilmente le abitudini sull'alimentazione dei giocatori

PALERMO. Pasta o non pasta? Questo è il problema. Mantenere la tradizionale colazione con cornetto e cappuccino o sostituirla col salato? Palermo e Brescia, che domenica si affronteranno all'inusuale orario delle 12,30 (prima partita di questa stagione all’ora di pranzo), sembra stiano seguendo due strategie diverse: buffet a base di verdure, formaggio e pasta a scelta per i rosa, veri e propri "allenamenti di pasta" a colazione per le rondinelle. Intanto due palermitani, Armando Perna e Mirko Velardi, che due giorni fa con il loro Modena sono scesi in campo proprio alle 12,30 mostrano delle perplessità sul nuovo orario. «Non abbiamo mangiato pasta - raccontano i due - ma abbiamo aggiunto carboidrati alla colazione. Qualche problema in fase di riscaldamento c'è stato, poi però durante i novanta minuti di gioco tutto è andato ok».



Insomma la partita a ora di pranzo cambierà giocoforza le abitudini di staff, medici e giocatori e chi azzeccherà la dieta giusta potrebbe vincere la gara. Se con la partita alle 15 colazione e pranzo erano due momenti separati, giocando alle 12,30 i due pasti saranno accorpati in un unico periodo. Che dovrà necessariamente terminare almeno tre ore prima dell'incontro. Secondo alcune indiscrezioni pare che ai giocatori del Palermo oltre al cornetto e al cappuccino verrà fatto trovare un buffet con delle verdure cotte o crude, del parmigiano e della pastasciutta con del pomodoro a parte. Per cui ogni giocatore sarà libero di scegliere in base alle proprie esigenze.



Non intende invece rinunciare alla "classica" pastasciutta prima del match Giuseppe Iachini. I giocatori del Brescia infatti da qualche giorno hanno iniziato a seguire un programma specifico con allenamenti a ora di pranzo e colazione a base di pasta ma anche molti dolci. Un mix scelto dallo staff tecnico e medico per preparare al meglio la sfida del Rigamonti con i rosa dopo il passo falso della prima giornata contro il Parma. Un'attenta cura dei particolari per le rondinelle tanto che, pare, il loro allenatore, l'ex centrocampista rosanero Iachini voglia organizzare in settimana un'amichevole alle 12,30.
Niente pasta ma un gol all'esordio in serie B per Mirko Velardi, palermitano classe '88, che domenica ha affrontato con la maglia del Modena il Padova. «In effetti - dice Velardi, che con la sua rete ha portato i canarini in testa alla classifica dopo tre giornate di campionato - si tratta di un orario un po' insolito. Noi non abbiamo mangiato pasta ma abbiamo fatto soltanto una colazione più abbondante del normale. Oltre al solito cornetto e cappuccino infatti ho aggiunto dei piccoli tranci di pizza perché comunque i carboidrati servono. Ma questo va bene per chi ha una digestione veloce - continua il centrocampista di proprietà del Palermo ma in prestito agli emiliani - mentre io durante il riscaldamento ho accusato qualche problema. Poi però durante la partita tutto è filato liscio e ho fatto pure gol».



Dunque un palermitano che segna in una partita che inizia alle 12,30. Un precedente che sa tanto di buon auspicio in vista di domenica. «Me lo auguro - conclude Velardi - perché il mio sogno è quello di far bene qui per poi un giorno indossare la maglia della squadra della mia città. Devo ancora imparare tanto, ma spero di riuscirci. Anche perché la linea della società in questi ultimi anni è stata quella di premiare i giovani, per cui sono fiducioso».



Ma c'è anche un altro palermitano che milita tra le fila dei canarini. Si tratta di Armando Perna, difensore ventinovenne, che con il Palermo ha conquistato la promozione dalla C alla B nella stagione 2000/01. «È un orario particolare per alimentarsi - conferma Perna, che con la maglia rosanero ha collezionato 11 presenze in serie C - perché abbiamo dovuto integrare la normale colazione. Non ho mangiato pasta ma al cornetto e al cappuccino ho aggiunto due toast con prosciutto e formaggio modificando un po' le mie abitudini. Inoltre - aggiunge il difensore - solitamente dopo il pranzo si ha un'oretta per riposare, invece giocando alle 12,30 non appena finito di mangiare abbiamo avuto solo il tempo di fare una doccia e siamo subito saliti in pullman per andare allo stadio. Ho accusato qualche fastidio durante la fase di riscaldamento, ma per fortuna nei novanta minuti tutto è andato per il meglio».

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