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Uccise tredicenne a Bronte: "Perdonatemi"

Lettera del ragazzo di 16 anni ai genitori di Matteo Galati, assassinato al culmine di una lite forse per una ragazzina

BRONTE. "So che queste mie parole non potranno riportare indietro il tempo e cancellare ciò che é avvenuto così come non potranno riportare in vita Matteo. voglio comunque dirvi che sono profondamente addolorato per quello che è successo". Lo afferma il sedicenne accusato di aver ucciso con una coltellata Matteo Galati, di 13 anni, dopo una lite forse per una ragazzina a Bronte, in una lettera inviata dal carcere di Bicocca di Catania a News Mediaset, l'agenzia di notizie del Gruppo Mediaset.    
Il ragazzo rivolge anche un appello ai genitori del ragazzino che ha assassinato: "vi prego di perdonarmi". "Il vostro immenso dolore è anche il mio tormento - aggiunge - e non so cosa darei perché ogni cosa tornasse com'era prima di quella terribile sera, ma questo purtroppo non è possibile".    
"Ripensando a quei terribili momenti ancora oggi non mi spiego come possa essere accaduto - scrive il minorenne nella missiva - non avevo alcuna intenzione di colpire, non avevo alcuna intenzione di rubare la vita a nessuno né tantomeno a Matteo".    
Il sedicenne chiede "perdono" anche a un altro minorenne che ha ferito perché era intervenuto per difendere il tredicenne. L'indagato detenuto nel carcere di Bicocca a Catania è accusato di omicidio e lesioni.  

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