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Crisi Tirrenia, a rischio 150 lavoratori stagionali della Siremar

Per loro si profila l'ipotesi di licenziamento al termine dell'estate. Le casse della compagnia sono vuote, dopo un calo delle vendite dei biglietti che ha raggiunto anche il 50 per cento

PALERMO. Per 150 lavoratori stagionali di Siremar, società del gruppo Tirrenia attiva nei collegamenti dalla Sicilia, si profila l'ipotesi licenziamento al termine della stagione estiva. Le casse della compagnia siciliana sono vuote e anche per il periodo invernale si prevede un calo dei passeggeri e delle vendite dei biglietti, dopo la flessione del 15%, con punte del 50%, durante i mesi estivi.    
Il destino di Siremar continua a essere incerto e non si esclude, secondo quanto si apprende, lo stato di insolvenza anche la controllata di Tirrenia, già sotto procedura. La società attende da Bruxelles il via libera alla proroga della convenzione tra il gruppo di navigazione e lo Stato, in scadenza il 30 settembre. Al momento Siremar conferma la vendita dei biglietti fino a fine anno.
Mediterranea Holding, società che si era aggiudicata la gara poi annullata da Fintecna per l'acquisto di Tirrenia e Siremar, avrebbe formulato una nuova offerta al commissario del gruppo, ma resta l'ipotesi spezzatino. Sul fronte sindacale, invece, non vengono esclusi scioperi dopo la data del 6 settembre, se non si arriva a una soluzione definita e certa per i lavoratori. 

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