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Scontro frontale nel Nisseno, 4 morti e 3 feriti

Tragico incidente ieri mattina lungo la statale che collega Porto Empedocle a Caltanissetta. Tutte agrigentine le vittime. Tra queste anche Giovanni Messina, vice questore aggiunto della polizia stradale di Palermo

CALTANISSETTA. Stavano tornando a casa dopo avere partecipato a un matrimonio, quando davanti alla loro Peugeot 407, all'improvviso sono apparsi i fari di una Bmw 120. L'impatto frontale è stato micidiale. Il bilancio drammatico: 4 morti e tre feriti. Tra le vittime c'é il comandante della Polstrada di Palermo, Giovanni Messina di 56 anni, che cinque giorni fa in tv aveva lanciato un appello alla guida sicura.    
L'incidente è avvenuto ieri lungo la strada statale che da Porto Empedocle (Ag) conduce a Caltanissetta. A bordo della Peugeot, assieme al dirigente della Polstrada che era alla guida, c'erano il padre Alfonso di 80 anni, seduto nella parte anteriore, dietro la moglie, Antonia Croce di 47 anni, e la madre Melchiorra Furno, 76 anni.  


Non è che l'ultimo di una serie infinita di tragedia sulla 640, da sempre una strada maledetta. Il sangue di mille vittime ha sporcato in questi anni la Caltanissetta-Agrigento, e a niente sono serviti gli innumerevoli appelli per la sua sicurezza, anche di personalità importanti come l'ex presidente della Repubblica, Francesco Cossia. Colpa, dicono, delle corsie troppo piccole, dei troppi innesti, dell'asfalto logorato. Ci sono dei lavori in corso per ampliare le carreggiate, che finiranno nel 2012. Ma intanto le famiglie continuano a piangere per i loro morti.




Lo scontro è avvenuto intorno alle 2.30 di sabato notte, all'altezza di contrada Grottarossa. Alla guida della Bmw 120 c'era Gioacchino Castellana, 24 anni, accanto Giampiero Camardo di 28 anni, mentre dietro sedeva D.P. 28 anni. Per cause in via di accertamento, la Bmw avrebbe invaso la corsia della Peugeot che procedeva in direzione di Agrigento. Il dirigente della Polstrada e il padre sono morti nell'impatto, così come i due ragazzi che si trovavano nella parte anteriore della Bmw. Ferite la madre e la moglie di Messina, entrambe non gravi, ricoverate nell'ospedale Sant'Elia a Caltanissetta. Nello stesso nosocomio, in prognosi riservata, è ricoverato il terzo ragazzo.   
I due mezzi sono stati sequestrati su disposizione del pm di Caltanissetta, Marina Ingoglia, che coordina l'inchiesta condotta dai carabinieri. Gli investigatori hanno effettuato un prelievo di campione di sangue su tutte le persone coinvolte nell'incidente per accertare l'eventuale uso di sostanze stupefacenti o alcoliche.   



Sei giorni fa, Giovanni Messina aveva lanciato un appello in Tv: "I conducenti devono essere in grado di mettersi alla guida in perfetto stato, senza superare limiti di velocità e attuando tutte le manovre di sicurezza necessarie - aveva detto -. La prudenza è viaggiare avendo il controllo del mezzo e in condizioni psicofisiche ottime". E quasi come un presagio, aveva invitato alla prudenza: "L'uomo, la strada e il veicolo sono i tre fattori che intervengono in un incidente, ma è la persona ciò che prevale. Dobbiamo acquisire la consapevolezza che le regole vanno rispettate, non solo per evitare le pesantissime sanzioni ma soprattutto per tutelare i valori universali della vita e della propria identità".

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