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Palermo, è caccia al posto nei mercatini rionali

Cresce la compravendita degli stalli in una delle 22 aree autorizzate dal Comune. Dal 2008 a ora si registrano oltre 440 subingressi

PALERMO. Da ambulanti a imprenditori. E nei mercatini scatta la corsa all'acquisto dello stallo di vendita. Chi vende cede un ramo d'azienda e chi acquista avvia un'attività all'interno di uno dei 22 mercati autorizzati dall'amministrazione comunale.
Con il semplice passaparola, e grazie a un borsino prezzi ben collaudato, la compravendita ha inizio. Il polso della situazione si può avere dal volume dei sub ingressi che ogni anno vengono presentati all'assessorato Attività produttive. Dal 2008 ne sono stati registrati 441, di cui 48 di extracomunitari. Il fenomeno, che ha rallentato soltanto nel 2010, ha scatenato anche la fantasia di chi si vuole inventare un lavoro, tant'è che è nata pure la figura del piazzista all'interno dei mercatini. I prezzi cambiano in base al mercato, alla posizione e all'avviamento del punto vendita. Più la postazione in vendita è al centro del mercatino più il suo valore aumenta. Stessa cosa avviene in base alla zona dove è posizionato il mercato. I più quotati sono quelli di via Galileo Galilei e viale Campania, dove comprare uno stallo può costare fino a 40mila euro. Nel mercatino di Borgo Nuovo è invece tutto bloccato, perché i posteggi non sono stati ancora assegnati. Il meccanismo della compravendita è semplice e legale. Uno spazio di pochi metri, avuto assegnato dopo la partecipazione di un bando comunale, quattro o cinque banchi di esposizione, la merce in deposito rappresenta un investimento per il futuro. Chi vende cede a caro prezzo un ramo d'azienda, nel caso in cui è assegnatario di più stalli, o l'intera azienda. L'atto si redige dal notaio e l'acquirente entra in possesso di tutti i diritti per cominciare la sua attività. In alcuni casi i sub ingressi riguardano il passaggio da padre a figlio, ma nella maggior parte dei casi è un vero business. Insomma, chi ha avuto assegnato un posto o più al mercatino, attraverso un semplice concorso e senza esborsi di denaro, si ritrova con un piccolo tesoretto che può intascare in qualsiasi momento.
Ma in quella che sembra una normale compravendita potrebbe celarsi una speculazione. Il regolamento comunale, infatti, non impedisce a chi ha venduto, assegnatario di una postazione per via dei requisiti in suo possesso, di ottenere subito dopo un altro stallo presentando la domanda al Comune. «Il modo per evitare questa cattiva prassi c'è - continua Felice -. Chi cede non dovrebbe ottenere per due anni la possibilità di partecipare al concorso per i posti nei mercatini, almeno in quello dove ha venduto la sua attività». A Partinico, chi vende non può partecipare ai sorteggi e ai bandi per 5 anni. A Palermo il regolamento non mette paletti. «Verificherò subito se nel regolamento comunale ci sono questi vincoli - dice l'assessore alle Attività produttive, Felice Bruscia -. Non è possibile che chi vende possa partecipare subito ai prossimi concorsi. Concerterò con la commissione Attività produttive una modifica al regolamento da portare in tempi brevi in Consiglio comunale». Ma un'altra sfida attende Bruscia. Alla compravendita regolare degli stalli si affianca quella delle postazioni abusive. Chi si è impossessato del "diritto" di fare l'abusivo e di vendere la merce in una postazione anch'essa abusiva si fa affiancare dal potenziale compratore per qualche giorno, il tempo necessario per appropriarsi dello spazio.
«Il pericolo reale è proprio questo - denuncia Felice -. Molte volte, l'ambulante regolare che vende ha scelto di fare l'abusivo perché ha la sicurezza che i controlli non arriveranno mai».

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