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Scuola, sit in dei precari nel centro di Palermo

Da domani sciopero della fame davanti al ministero della Pubblica istruzione

PALERMO. Un sit in di protesta dei precari della scuola siciliana, che hanno anche inscenato un finto funerale con tanto di bare di cartone, ha bloccato il traffico a Palermo nella centrale piazza Politeama. Alla manifestazione hanno partecipato alcune centinaia di precari, che nonostante le assicurazioni fornite dal sottosegretario Pizza nel corso di un incontro in prefettura, hanno annunciato che intendono proseguire la loro protesta fino a quando non saranno ritirati i  "tagli" previsti dalla riforma Gelmini.
"Da domani cominceremo uno sciopero della fame davanti al ministero della Pubblica Istruzione. Abbiamo fatto una scelta difficile, che ci metterà a rischio, ma non abbiamo altri mezzi per far sentire la nostra voce e andremo fino in fondo con coraggio e dignità". Lo ha annunciato Caterina Altamore, una precaria della scuola. "Chiederemo al ministro Gelmini - ha aggiunto - di fare marcia indietro sul decreto che distrugge la scuola pubblica in Sicilia, con il taglio dei docenti e del personale amministrativo". "La scuola pubblica - ha sottolineato la precaria - è una grande risorsa per la Sicilia e per il Paese. Ieri l'incontro con il presidente della Regione non è stato facile, abbiamo apprezzato il suo interesse e la sua disponibilità ad affrontare il problema. Gli chiediamo un impegno forte e concreto per il ritiro della riforma 133, per una scuola a tempo pieno e quindi per la stabilizzazione di tutti i precari".

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