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La sanguinosa estate delle strade di Palermo

Sono sei le vittime dell'asfalto che si contano dalla fine di luglio ad ora, soltanto nel capoluogo isolano. Un bilancio drammatico che vede tra le vittime molti giovani ventenni

PALERMO. Dagli 0 agli 80 anni, senza alcuna distinzione, senza alcuna pietà. L’estate palermitana 2010 sarà ricordata come una delle più tremende e sanguinose per le vittime lasciate nell’asfalto. Un bilancio drammatico, quasi da film, tanto è lungo l’elenco dei decessi per “incidenti stradali”. Colpite tutte le fasce d’età, come a voler ribadire, ancora una volta, come se ce ne fosse stato bisogno, che la morte và sempre a colpo sicuro, non guardando in faccia nessuno. Vite, famiglie, esistenze, sogni. Tutto spazzato via in un attimo.

A fine luglio Alberto Licata, un giovane ventenne palermitano  a bordo della sua auto, una Kia Picanto, ha perso il controllo del mezzo e si è andato a schiantare contro una macchina parcheggiata in piazza Unità d’Italia. Aveva appena lasciato a casa la sua fidanzata e un’amica. I suoi genitori, al momento della tragedia, erano in Grecia.  

Poche ore dopo è stata la volta di Gabriel Contini,  21 anni, di Moncalieri (Torino), morto dopo un incidente mentre era a bordo della sua Kawasaki 750, all’incrocio di viale Strasburgo con via Nuova. Nei giorni successivi la tragedia, i suoi amici hanno organizzato manifestazioni, fiaccolate, ricordi. Un modo per consolarsi, forse, per sentirsi meno soli.  

Era una mattinata dei primi giorni di agosto quando Andrea Bugnò rimase ucciso in un incidente stradale avvenuto alla Favorita, a bordo del suo scooter Beverly 250: viaggiava lungo via Regina Margherita, quando ha perso il controllo ed è morto in un terribile schianto contro un albero.

Qualche giorno dopo Cristian Gingillo, 25 anni, non ce l’ha fatta dopo essere volato via dalla sella di una Honda 600, finita contro due auto in sosta nella strada, in via Galletti.  

Giacomo Gargano, pensionato di 79 anni, era andato a buttare la spazzatura. Era il 13 agosto. Stava attraversando la strada, in via Bernini, quando una moto lo ha centrato in pieno, non lasciandogli scampo.  

Stessa sorte, ancora più beffarda forse, per Greta Longo, la bambina di otto mesi rimasta travolta l’11 agosto da un'auto in via Generale Streva, insieme al gemellino Samuel Antonio, al nonno Pietro Falcone e alla zia Aurora Falcone.  Hanno fatto di tutto i medici, per salvarla, ma se n’è andata durante l’operazione alla testa. I suoi parenti si sono salvati.

L’ultima vittima è storia di ieri: Antonino Cannizzaro, 21 anni, da Bagheria. Una giornata al mare con la fidanzata, l’ultimo saluto e poi lo schianto. E’ lui l’ultimo della lista, un infinito foglio di carta con una lugubre tacchetta già pronta per essere segnata. Ancora una volta.

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