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Il boss Falsone ha ammesso la propria identità

Così si mette fine alla commedia andata avanti dal giorno del suo arresto a Marsiglia, quando ha detto di chiamarsi Frittola ed essere originario del Catanese

AGRIGENTO. Il boss agrigentino Giuseppe Falsone ha ammesso la propria identità. Preso in consegna dalla polizia italiana a Ventimiglia, dopo le fotosegnalazioni ed i rilevamenti delle impronte digitali, prima di essere trasferito nel carcere di Sanremo, ha chiesto ai poliziotti quando potrà incontrare i propri familiari.     
Un'ammissione esplicita, questa, della sua identità, che mette la parola fine alla commedia, andata avanti dal 25 giugno, giorno del suo arresto a Marsiglia. Falsone, infatti, ha continuato a ripetere fino al momento dell'estradizione in Italia di chiamarsi Giuseppe Sanfilippo Frittola e di essere originario del catanese.

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