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Sì dei giudici francesi a estradizione di Falsone

La Corte di Cassazione parigina ha rigettato il ricorso proposto dai legali del boss agrigentino, ordinando il suo trasferimento in Italia

AGRIGENTO. La Corte di Cassazione francese ha rigettato il ricorso proposto dai legali di Giuseppe Falsone, l'ex numero uno di Cosa Nostra agrigentina, ordinando la sua immediata estradizione in Italia. Il boss, arrestato a giugno scorso, sostiene di chiamarsi Giuseppe Sanfillo Frittola, di essere catanese e di non avere nulla a che fare con la mafia.
Secondo i giudici, invece, nonostante le diverse sembianze, dovute per gli inquirenti a una plastica facciale, non vi sono dubbi che la persona finita in manette a Marsiglia a fine giugno sia Falsone e, visto che la procedura seguita dai magistrati francesi, sarebbe corretta, il boss verrà estradato. E' probabile che il capomafia possa rientrare in Italia fra il 30 agosto e il primo settembre.
Gli avvocati di Falsone, il legale francese Caroline  Bremond e Giovanni Castronovo, che lo difenderà in Italia, stanno valutando la possibilità di proporre ricorso alla Corte di Giustizia Europea di Strasburgo, ricorso che tuttavia non blocca la procedura di estradizione. L'impugnazione sarebbe presentabile perché Falsone aveva chiesto un supplemento istruttorio che non gli è stato concesso e dunque, secondo la difesa, non avrebbe avuto la possibilità di dimostrare compiutamente che c'é stato un errore di persona.

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