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Casa di Monaco, programmi Rai e nuova famiglia: le spine di Fini

Una raccolta di firme del Giornale per far dimettere l'ex leader di An dalla presidenza della Camera manda su tutte le furie i fuoriusciti dal Pdl. La Procura di Roma ha inoltrato la rogatoria internazionale per vederci chiaro sull'immobile

ROMA.  Una raccolta di firme proposta dal Giornale di Vittorio Feltri per far dimettere Gianfranco Fini da presidente della Camera fa salire ai massimi livelli la tensione tra l'ex leader di An e Silvio Berlusconi. I fuorisciti dal Pdl su tutte le furie: "E' troppo, intervenga il premieri". Ma non è certamente questo l'unico problema per il principale esponente della neonata Futuro e Libertà. Le spiegazioni date da Gianfranco Fini sulla casa di Montecarlo lasciano aperti ancora tanti, troppi dubbi. Proprio per questo i magistrati hanno deciso di andare nel Principato per indagare su quella che ormai tutti chiamano "la casa di Alleanza Nazionale". E' stata infatti inoltrata per via diplomatica la rogatoria internazionale della procura di Roma per far luce sull'immobile ereditato dal partito da una simpatizzante, la contessa Anna Maria Corleoni. Il presidente della Camera, tuttavia, non sarà ascoltato dalla stessa procura di Roma. Ma gli interrogativi rimandono: chi diede al cognato di Fini, Giancarlo Tulliani, fratello di Elisabetta, attuale compagna dell'ex leader di AN, la notizia che quell'appartamento era in vendita? E adesso a che titolo ci abita? E quanto paga di affitto? 


E le domande (e le accuse) rivolte alla nuova famiglia di Gianfranco Fini non finiscono qui. Polemiche anche sulla Absolute television media,  una società posseduta per il 51% dalla suocera del presidente della Camera, Francesca Frau, che ha venduto dei programmi alla Rai (tra cui un contenitore pomeridiano con Caterina Balivo su Raiuno) per 8.120 euro a puntata (183 in tutto per 1 milione e 500 mila euro) a solo un anno dalla sua nascita.


In tutto questo marasma, Fini non si scompone. E' sicuro che tutto si risolverà nel migliore dei modi. Berlusconi, dal canto suo, ha iniziato a chiamare la "mobilitazione" dei suoi uomini, e non solo. "Da noi fatti, dagli altri solo chiacchere". Il pronti, via è iniziato in questo scorcio d'estate della politica, mai caldo come quest'anno. Ulteriori approfondimenti nell'edizione cartacea del Giornale di Sicilia in edicola oggi, 10 agosto 2010




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