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La gente prigioniera dei mercati rionali

Si dice spesso che i mercatini rionali a Palermo sono croce e delizia per la gente. Croce per i residenti, delizia per i consumatori. Però, non vengono rilasciati scontrini fiscali e sul peso si consumano tanti trucchi. Illegalità che si sommano alle altre: abusivismo, cancelli ostruiti, traffico, rifiuti, puzza.
Si dice che i mercatini sono un ammortizzatore sociale, danno lavoro a molti. Sono quindi - e in pochi lo dicono - uno strumento per aumentare le clientele politiche. Per guadagnare voti. Ma in questo modo si tutela solo il bisogno di lavoro, e si dimenticano invece le esigenze dei residenti, prigionieri settimanalmente delle bancarelle.
Si dice che occorre una riorganizzazione e che bisogna intensificare i controlli. Ma lo si dice da sempre. E da sempre non lo si fa. O lo si fa poco. Troppo poco.
Ma chi vive i disagi che i mercatini comportano non può attendere i tempi lunghissimi dell’amministrazione. Ha bisogno di risposte ora. Ha bisogno di scelte. Anche drastiche. Un esempio? Se in una determinata zona non si riescono a garantire i diritti dei residenti, il mercatino si abolisce. Ma una decisione del genere non viene mai adottata. Troppo rischiosa, impopolare. Ma non è impopolare anche tenere prigioniere le famiglie? Non scegliere significa scegliere di mantenere i disagi per tanta gente. Significa fare dei mercatini soltanto una croce. Altro che delizia...

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