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Quattro mila deceduti in carico all'Asl, denunce a Taranto

TARANTO. Circa quattromila persone decedute da anni risultavano ancora in carico all'Asl di Taranto e concorrevano regolarmente alla quantificazione delle retribuzioni dei rispettivi medici di base convenzionati: la scoperta è stata fatta da militari del comando provinciale della guardia di finanza a conclusione di indagini che hanno comparato i dati delle anagrafi comunali con gli elenchi degli
iscritti all'Asl nel periodo compreso fra il 2004 e il 2008. Nel registro degli indagati sono stati scritti dalla Procura i direttori generali pro-tempore dell'Azienda sanitaria locale (non si è appreso quanti siano). L'ipotesi di reato è abuso d'ufficio.
I dirigenti sono indagati "per aver omesso, nell'ambito delle competenze attribuite loro dalla normativa regionale e nazionale nel comparto della spesa sanitaria, di dare corso agli adempimenti procedurali di aggiornamento dell'anagrafe assistiti e per avere arrecato un ingiusto profitto ai medici di base, derivante dagli emolumenti non spettanti".
Secondo le norme, i nominativi dei deceduti dovevano essere cancellati dall'anagrafe degli assistiti. Sono in corso indagini per individuare ulteriori responsabilità, anche a carico dei medici, e per quantificare il danno erariale.

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