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Tredicenne ucciso a Bronte, l’arcivescovo: stiamo vicino ai nostri giovani

Il prelato di Catania: devono camminare aiutati anche da noi. Quale testimonianza diamo ai nostri ragazzi? Cosa insegniamo loro?

BRONTE. "Oggi annunciamo la morte del signore per condannare ogni violenza, ogni forma di negligenza o peggio di disprezzo verso la vita degli altri". Lo ha detto l'arcivescovo metropolita di Catania, monsignor Salvatore Gristina, incontrando a Bronte i giornalisti prima di celebrare i funerali di Matteo Galati, il ragazzo di 13 anni ucciso due giorni fa con una coltellata da un sedicenne.
Appena giunto davanti alla chiesa della Madonna dei Riparo, Gristina ha stretto le mani ai numerosi giovani presenti. "Vogliamo fare in modo - ha aggiunto Gristina - che questi eventi non si ripetano. Ho stretto le mani ai ragazzi perché penso che loro siano le persone più colpite da questo evento: probabilmente non hanno tutte quelle risposte che noi possiamo trovare".
"Dobbiamo essere vicini ai giovani - ha concluso l'arcivescovo - che devono camminare aiutati anche da noi. Quale testimonianza diamo ai nostri ragazzi? Cosa insegniamo loro?".

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