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Bronte, convalidato l'arresto e il baby-omicida chiede perdono

Lo ha deciso il gip Lia Castrogiovanni del tribunale dei minori di Catania, dopo 3 ore di interrogatorio. L'adolescente avrebbe ammesso di aver colpito il ragazzino

CATANIA. Il gip Lia Castrogiovanni del tribunale dei minori di Catania ha convalidato, dopo l'interrogatorio durato oltre tre ore, l'arresto del sedicenne B.R. accusato di aver ucciso con una coltellata, domenica sera a Bronte, Matteo Galati, 13 anni. A carico dell'indagato c'é un ordine di custodia cautelare in carcere per omicidio. L'adolescente avrebbe ammesso di aver colpito il ragazzino, aggiungendo di essere stato indotto a estrarre il coltello dall'aggressività dei suoi avversari. Secondo il suo legale, Giovanni Milana, il sedicenne ha raccontato al magistrato la sua versione dei fatti.L'alterco con Matteo e con l'altro tredicenne rimasto ferito era cominciata in piazza De Gasperi ed era poi proseguita in vicolo Pierluigi da Palestrina. Qui il sedicenne avrebbe tirato fuori il suo coltello per spaventare i due, ma Matteo sarebbe poi stato colpito al petto da una coltellata mortale. "Il ragazzo - ha detto il legale - si è detto dispiaciuto dell'accaduto e ha manifestato il suo desiderio di chiedere perdono, anche se non sa come fare".
 

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