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Sicilia, Micciché incontra Berlusconi

Domani il sottosegretario alla Presidenza del consiglio sarà a Palazzo Grazioli. Al centro del vertice anche la situazione del Pdl nell’Isola

PALERMO. L’incontro era già programmato e verterà solo su temi di politica economica, giurano dall’entourage di Gianfranco Miccichè. Di certo, a meno di contrattempi dell’ultimora, domani il sottosegretario alla Presidenza del consiglio varcherà l’atrio di Palazzo Grazioli: ebbene, visto che ad attenderlo ci sarà Silvio Berlusconi non è difficile immaginare un ultimatum sull’ormai cronica spaccatura siciliana del Pdl.
Dopo aver mostrato i muscoli con Gianfranco Fini, infatti, il leader del Popolo della Libertà non può più rimandare una composizione della sicula frattura, a maggior ragione perché ora si ritrova un gruppo (il Pdl Sicilia, appunto) che nel suo seno ha i finiani, “traditori” a livello nazionale. Tuttavia la soluzione non sembra ancora a portata di mano: boatos vicini a Miccichè fanno sapere che per quest’ultimo una riappacificazione con l’altra anima del partito sarebbe subordinata all’azzeramento dell’attuale coordinamento regionale del Pdl: insomma, Castiglione e Nania dovrebbero lasciare la leadership siciliana del Pdl.
Un altro nodo è l’appoggio a Lombardo, ed anche in questo caso è difficile ipotizzare un passo indietro del sottosegretario alla Presidenza del consiglio, che dopo un momento di freddezza ha in buona parte rinsaldato il rapporto con il governatore. Peraltro proprio con Lombardo i leader del Pdl Sicilia (tra cui Dore Misuraca) dovrebbero incontrarsi entro la fine di questa settimana. Un puzzle, quello del nascituro esecutivo quater, che si arricchisce ogni giorno di una tessera in più: ieri, infatti, come riportato nell’articolo accanto Antonello Cracolici (capogruppo del Pd all’Ars) ha teso la mano a Lombardo ipotizzando un patto sulle riforme con un’alleanza che duri pure in caso di elezione. Ma, sottolinea l’esponente dei democratici, il governatore deve prima rompere con i berlusconiani. Infine, nel blog di Miccichè un’ironica «puntura di zanzara» commenta così le voci di un imminente aut aut di Berlusconi: «Nome devi cambiare», chiede il cavaliere. «Ok, cambierò nome alla corrente Pdl Sicilia», risponde lui. Berlusconi ribatte: «Non hai capito: se vuoi stare al mio fianco, non chiamarti più Gianfranco». Chiara allusione a Fini.

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