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Berlusconi, aperta la campagna acquisti

Dopo la rottura con Fini arrivano i no di Casini e Rutelli. Il premier: governo saldo al lavoro, da altri solo chiacchiere

ROMA. È l'ennesimo “day after”, nella maggioranza. Quello in cui, dopo il proclama delle “mani libere” di Gianfranco Fini, si ragiona di possibili scenari senza escludere la crisi di governo. E mentre il Cavaliere vanta di aver portato a casa ben 4 provvedimenti "contro tante chiacchiere", iniziano a registrarsi smentite e contro smentite sulla 'campagna acquisti' del premier per rinforzare governo e maggioranza dopo la costituzione del nuovo gruppo finiano 'Futuro e Libertà'.
Ci sono deputati dell'Udc e dell'Api di Francesco Rutelli ma anche del gruppo misto pronti a sostenerci, vanno intercettati. Anche se dai diretti interessati sono arrivate smentite e gelidi ‘no grazie’.
Di fatto, però, parlare di crisi di governo e persino di elezioni anticipate ormai non è un tabù neppure per i ministri stessi. “Se un'eventuale violazione del patto con gli elettori da parte di qualcuno dovesse impedire  al governo di andare avanti - afferma ad esempio il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli - Berlusconi ed il centrodestra vincerebbero le inevitabili elezioni”.
Intanto, a Palazzo Grazioli il premier incontra tra gli altri l'ex finanana Anna Maria Bernini (che dovrebbe diventare vice ministro dello Sviluppo nel cdm di mercoledì). Per evitare incidenti - riferiscono le deputate che lo hanno visto a cena a Tor Crescenza - è lo stesso Cavaliere ad invitare ministri e sottosegretari ad essere più presenti in Parlamento quando si vota, a chiedere maggiore compattezza in Aula ed un maggior monitoraggio delle presenze. I numeri traballano, insomma.
Dopo il proclama delle 'mani libere' di Gianfranco Fini si smarca anche Raffaele Lombardo, leader del Movimento per le Autonomie. "Quasi nulla del programma per il Sud è stato realizzato - dice -. Da ora in poi vogliamo vedere cosa portiamo a casa. Se è nulla, non vedo perché dobbiamo votare contro gli interessi degli elettori".
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