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Messina si accende con l'arte contemporanea

Al Forte San Salvatore le installazioni di otto emergenti. La curatrice Carnazza: "La Sicilia è all'avanguardia da tempo"

PALERMO. Nell’ambito del progetto nazionale Gemine Muse, viaggio tra opere, installazioni, realizzazioni sonore, performance e video, capace di affascinare ogni anno oltre 200.000 visitatori e di creare una stretta relazione tra il mondo dei musei, gli autori emergenti, i critici, gli operatori del settore e il pubblico, Messina nello scenario del Forte San Salvatore, ha proposto il percorso dal titolo La lingua del mare, a cura di Enrica Carnazza.
Protagonisti: Art’il, Giorgia di Giovanni e Marvandanza, Cinzia Ferrara, n2o, Mariafausta Rizzo insieme a Tarkus project, Nino Rizzo, Arturo Russo, Demetrio Savasta, otto giovani artisti emergenti. La curatrice intervistata racconta:


Messina scenario d’arte contemporanea...
Beh che dire, non mi dispiacerebbe affatto...ma doveroso essere realisti!
Investire sulla cultura alta e in particolar modo su quella contemporanea, restituisce oneri e onore. Le menti illuminate e il buon senso, sono ingredienti fondamentali per qualsiasi progetto innovativo.
 
Qual'è la sua esperienza come curatrice?
Direi complessa e affascinante. Innanzitutto, ci vuole tanta energia per provocare interesse negli artisti. In genere si parte con un’intuizione, una scintilla, uno schizzo mentale... poi, pian piano, sinergia, fiducia e stima danno vita all'evento.



Cosa vede in futuro?
Il futuro è già manifesto se non si è miopi o distratti, l’espressione artistica è visibile ad occhio nudo.  L'artista, per essere definito tale, deve essere visionario. Basta osservare attentamente chi utilizza linguaggi spiazzanti come mezzo di “trasporto” e di comunicazione etica.


La Sicilia è aperta alla cultura contemporanea?
Se la si guarda da lontano, certamente, è stata ed è all’avanguardia più di altre regioni  italiane. In tempi non sospetti, la Sicilia ha fatto scuola non soltanto per odor di mafia, ma anche per chi, nell’arte del proprio tempo, ci ha creduto e investito davvero. Esempi come Tusa e Gibellina hanno acceso speciali riflettori su una Sicilia altrimenti sfruttata dall’abuso e invisibilmente dimenticata. L’effetto sul territorio, di tutto ciò, ha dato vita a movimenti artistici d’ogni tipo, energie culturali e programmi unici, ripresi in seguito come modello di studio. Oggi, è tutto più facile, le istituzioni si sono dovute adeguare alla globalizzazione,  riconoscendo che l’Arte contemporanea non è un capriccio, né un gioco per pochi eletti ma cultura da praticare a tutto tondo.





GEMINE MUSE
CITTÀ COINVOLTE: ANCONA, BARI, BIELLA, BOLOGNA, CAGLIARI, CAMPOBASSO, CATANIA, CREMONA, FERRARA, FORLÌ, GENOVA, MESSINA, MILANO, MODENA, NOVARA, PADOVA, PAVIA, PRATO, ROMA, TERAMO, TORINO, TRENTO.

Infobox
    
Gemine Muse  MESSINA
– La lingua del mare / Forte San Salvatore
Via San Raineri, Zona Falcata – Messina
Assessorato Politiche della Famiglia, rapporti con le Chiese, Politiche per la sicurezza tel. 090/6010199 - www.comune.messina.it  
Comune di Messina, Dipartimento Cultura, Ufficio Promozione Giovani Artisti 090/7723944
La lingua del mare
Associazione Culturale Impronte (giovani idee per la cultura)
[email protected]

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