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Berlusconi: "Con Fini è rottura insanabile"

Lo dice il presidente del Consiglio che aggiunge: "Abbiamo i numeri per andare avanti"

ROMA. "Sono stati l'onorevole Fini e alcuni parlamentari a lui vicini, per i quali è stato chiesto l'intervento dei probiviri, a provocare questa insanabile rottura. Abbiamo i numeri per andare avanti, così come abbiamo ben chiaro il programma da completare e, grazie a questa scelta sofferta ma necessaria, siamo nelle condizioni di governare più sereni e nella chiarezza". Lo ha detto il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, in un audiomessaggio ai promotori della Libertà.
"Fini e quei deputati che l'hanno seguito, hanno dimostrato di essere lontanissimi dalla nostra cultura liberale – ha detto il premier –. Nello stesso tempo, con il pretesto del diritto di critica, un diritto scontato nel nostro movimento perché davvero non c'é altra compagine in cui sia più libera la discussione e la proposta, hanno cercato di riportare in vita i metodi peggiori della Prima Repubblica, dalla divisione in  correnti fino alla mediazione continua che paralizza tutto, e hanno iniettato nel nostro movimento il virus della disgregazione"."Per due anni , mentre il Governo affrontava con successo sfide difficilissime, prima fra tutte la crisi economica più grave dal 1929, riuscendo a tutelare le famiglie e le imprese e a portare l'Italia fuori dalle difficoltà meglio di tutti gli altri paesi europei, altri all'interno della nostra formazione politica remavano contro". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi in un videomessaggio ai promotori della libertà.   "E' accaduto infatti che alcuni eletti dal Popolo della Libertà, sempre sostenuti purtroppo dall'onorevole Fini- prosegue- hanno lavorato in modo sistematico per svuotare, rallentare, bloccare il nostro lavoro. Peggio, hanno offerto una sponda ai nostri nemici: all'opposizione, ai settori politicizzati della magistratura, a certa stampa, ai peggiori giustizialisti, accreditando in questo modo un'immagine falsa e diffamatoria del Popolo della Libertà”. Silvio Berlusconi ha poi annunciato: “Abbiamo davanti tre anni nei quali, superate le emergenze e accantonate le polemiche inutili, ci dedicheremo con determinazione alle riforme. Abbiamo promesso agli italiani un Paese più moderno, più libero, più sicuro, più prospero, meno oppresso dal fisco e dalla burocrazia. Vogliamo riuscire a realizzarlo entro la fine di questa legislatura".

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