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Belusconi-Fini, Maroni: "Il governo non cambierà"

Lo ha detto il ministro dell'Interno che, all'indomani della rottura con i finiani, ha ammesso: "Sarà una navigazione a vista". Previsto per questa sera un vertice con Berlusconi

PALERMO. "Il governo rimane così com'é". Con queste parole il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha risposto ai giornalisti, al margine dell'inaugurazione nell'aeroporto di Palermo del Body Scanner, che gli chiedevano se la presenza nel governo di sottosegretari finiani mette a rischio l'esecutivo. “Sono convinto che nonostante le tensioni nel Pdl – ha continuato –, il governo mantiene la sua maggioranza e la capacità di condurre a termine la legislatura. Sarà una navigazione più a vista di quanto fatto finora - ha ammesso Maroni - ma i numeri più stretti renderanno più facile il lavoro, perché aumenterà la consapevolezza che bisogna essere sempre presenti e attenti". E in proposito, il ministro ha ricordato che nonostante la "larghissima maggioranza", in questi due anni spesso il governo è andato sotto, come ad esempio sul provvedimento che aumentava il periodo di trattenimento nei Cie da due a sei mesi: "Ora ci impegneremo di più - conclude Roberto Maroni - sono fiducioso". Intanto, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi riunirà questa sera a Palazzo Grazioli lo stato maggiore del partito. Alla riunione prenderanno parte i tre coordinatori del Pdl e i capigruppo di Camera e Senato. Il tema della discussione la decisione dei finiani di costituire dei gruppi autonomi in Parlamento.

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