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Pastore tra calcio e amore: il ritratto del bravo ragazzo

Il Flaco, al ritorno nel gruppo rosanero, parla della sua famiglia, dell'esperienza mondiale e di Maradona che lo ha definito un "maleducato del calcio"

PALERMO. In barba ai vari Balotelli e Cassano, Javier Pastore non appare certo il solito “genio e sregolatezza”. O quantomeno fuori dal campo. Già, perché nella vita di tutti i giorni il Flaco non è tipo da amare vizi, serate mondane o belle donne. Tutto ciò lo ha portato a un processo di maturazione molto veloce e ad agevolarlo è stata la serenità, che la sua famiglia gli regala quotidianamente. «La famiglia occupa un ruolo principale nella mia vita. La presenza dei miei familiari e il loro affetto sono fondamentali nel mio percorso di crescita», ha dichiarato nell’intervista riportata sul Giornale di Sicilia di oggi. Non a caso ha scelto un nuovo numero di maglia, il 27, tanto caro a mamma Patricia. Insomma, il classico bravo ragazzo che ogni madre consiglierebbe per la propria figlia. E sicuramente sarà contenta la madre di Chiara Picone, che da sei mesi è legata sentimentalmente al talento rosanero. Sì, perché Javier qui a Palermo ha trovato anche l’amore con la studentessa modella, che lo ha seguito fino in Sudafrica per la sua prima esperienza in un mondiale. E chissà che questa relazione non sarà tra le ragioni che lo convincano a restare per lungo tempo a Palermo C’è, però, chi lo considera un maleducato. Un maleducato del calcio, però. È stato questo il complimento che il ct dell’Argentina, Diego Armando Maratona ha fatto a Pastore, dopo i primi giocati al campionato del mondo. «Lo devo ringraziare – ha affermato Pastore - per i consigli che mi ha dato e le parole affettuose. Al termine di ogni allenamento si fermava per correggere certi movimenti». 

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