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Prestiti con tassi fino al 247%, due arresti per usura a Trapani

Sorpresi in flagranza due uomini di 43 e 44 anni. Gli agenti hanno filmato gli incontri degli strozzini con le vittime. L'indagine dopo la denuncia di un siciliano che soffriva di dipendenza da gioco d'azzardo

TRAPANI. Agenti della squadra mobile di Trapani, nell'ambito di due distinte operazioni di polizia,  hanno arrestato Antonio Titone, 43 anni, e Roberto Biondo, di  44, entrambi sorpresi in flagranza del reato di usura commesso ai danni di un cittadino trapanese che a loro si era rivolto per estinguere debiti da gioco di azzardo. L'indagine è stata avviata a seguito di vari esposti  pervenuti alla mobile da parte di familiari di accaniti  giocatori d'azzardo finiti nelle mani degli strozzini. La polizia ha accertato che una delle vittime soffriva di una dipendenza da gioco d'azzardo, tanto da essere stata costretta a iniziare un programma di recupero. Per far fronte ai numerosi  debiti, quando non potevano aiutarla i genitori o gli amici, in  molte occasioni sarebbe stata costretta a rivolgersi anche ai due arrestati, conosciuti proprio nei locali dove venivano  organizzate le bische clandestine: a Trapani e in provincia.
In particolare, la vittima si era rivolta a Biondo per ottenere in prestito la somma necessaria ad estinguere un precedente debito con Titone, con un tasso di interesse su base annua tra l'80% e il 247%. In una circostanza, aveva ricevuto  4.850 euro dovendone restituire 6.850 euro entro due mesi. Gli agenti hanno filmato due distinti incontri che la vittima ha avuto dapprima con Titone e poi con Biondo per restituire il  denaro. Nel corso del blitz sono stati rinvenuti numerosi  appunti con le generalità di presunte vittime dei cravattari  con i corrispondenti debiti, per cui sono in corso ulteriori indagini.

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