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Palermo, nuove indiscrezioni sulla prossima giunta Cammarata

Il primo cittadino si appresta a varare l'esecutivo la prossima settimana. Fuori Tamajo e Di Giovanni. Dentro Stefano Santoro, Giuseppe Milazzo, Carola Di Vincenti, Pippo Enea e Sergio Tumminello

PALERMO. Fuori Tamajo e Di Giovanni. Dentro Stefano Santoro, Giuseppe Milazzo, Carola Di Vincenti, Pippo Enea e Sergio Tumminello, quest’ultimo un tecnico vicino alla senatrice Simona Vicari e al presidente del Senato Renato Schifani, una novità assoluta tra i nomi che sono circolati in questi giorni. Anche se resta in piedi il nome del consigliere Salvo Italiano, anche lui vicino a Schifani. Conferma per gli altri uscenti. Sono queste le ultime indiscrezioni sulla nuova giunta che il sindaco Diego Cammarata si appresta a varare la prossima settimana. Lo stesso primo cittadino aveva annunciato di rompere gli indugi in attesa che l’Udc facesse chiarezza. Dai nomi emerge chiaro che Tamajo e Di Giovanni (entrambi Udc) uscirebbero dalla giunta perché ritenuti vicini al deputato regionale Riccardo Savona, ormai in rotta col partito. Nella nuova giunta ci sarebbe spazio per 15 asessori, due in più della compagine uscente. Resta ancora però da chiarire chi sarà il vice sindaco. Francesco Scoma è l’uscente, l’Udc rivendica la poltrona e suggerisce il nome di Enea. Potrebbe alla fine spuntarla Mario Parlavecchio, altro Udc. E se fosse così, Scoma si acconteterebbe di fare il semplice assessore? Improbabile. Se Milazzo, consigliere Pdl e fedelissimo del sindaco, diventa assessore, così come annunciato si libera un posto a Sala delle Lapidi per il primo dei non eletti: Nico Ferrante, eletto nel Pdl, oggi Pdl Sicilia. In difesa degli assessori Udc scende in campo il capogruppo di Pdl Sicilia Manfredi Agnello: «Ci auguriamo che il sindaco mantenga quegli assessori che hanno dimostrato un "alto profilo". Togliere qualcuno, che ha dimostrato grande serietà e capacità solo per il diktat dell'Udc sarebbe un grosso errore».

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