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Bernava: “I consulenti della Regione? Uno scandalo”

Il segretario regionale della Cisl, condanna senza mezzi termini il proliferare di esperti sotto la busta paga del governo

PALERMO. «È uno scandalo che la Sicilia non può permettersi, Lombardo azzeri tutto». Maurizio Bernava, segretario regionale della Cisl, condanna senza mezzi termini il proliferare di consulenti sotto la busta paga del governo regionale. «Servono nuove regole, all’insegna della massima pubblicità e trasparenza». Sempre in tema di legalità, Bernava stamattina interverrà al forum antimafia organizzato dalla Cisl a Palazzo dei Normanni nell’ambito della settimana d’ iniziative per ricordare Borsellino: a concludere i lavori sarà il leader nazionale Raffaele Bonanni, tra i presenti il procuratore generale di Palermo Luigi Croce, il procuratore capo di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, il questore di Palermo Alessandro Marangoni e il sacerdote Antonio Garau.

Quali limiti al ricorso ai consulenti?
«Quelli dettati dall’etica e dalla necessità di contenere le spese. La Sicilia ha conti in rosso e l’amministrazione regionale deve dare il buon esempio. Non condanno a prescindere l’uso di consulenti: in alcuni casi possono garantire un valore aggiunto, ma questo può avvenire solo se si ricorre a professionalità di alto livello e in assenza di analoghe capacità all’interno dell’amministrazione pubblica. Inoltre tutto deve avvenire all’insegna della massima trasparenza, ad esempio pubblicando un avviso aperto a tutti».

Cioè?
«Spesso i consulenti sono scelti per motivi di appartenenza politica, in assenza di una selezione e con l’unico obiettivo di attrarre voti. Lombardo dovrebbe azzerare subito tutte le consulenze all’interno del suo governo e valutarle caso per caso, esaminando attentamente i curricula. Insomma, questo meccanismo clientelare va fermato quanto prima. E, per il futuro, si dovrà ricorrere a consulenze solo su grandi temi- ad esempio le programmazioni dei fondi comunitari- ed assegnandole a professionisti di ineccepibili competenze che poi dovranno rendere conto dei risultati raggiunti».

Passiamo al forum antimafia.
«L’obiettivo è di aprire una nuova stagione di collaborazione attiva degli operatori sociali con le forze di polizia, in funzione anti-crimine organizzato. E questo perché la mera testimonianza civile non basta più. La Cisl è impegnata a sviluppare l’alleanza antimafia sindacati-imprese ed a dare ai propri sindacalisti adeguati strumenti di lettura e comprensione dei fattori di rischio, per il contrasto alle cosche e la promozione della legalità e della giustizia».

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