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Cammarata: "Daverio vittima del clima di odio a Palermo"

Il sindaco: "Dispiaciuto per la sua rinuncia all'incarico, è un uomo di grande creatività. Ma questo Festino è stato apprezzato, nonostante i tentativi di denigrarlo"

PALERMO. "La decisione di Philippe Daverio di rinunciare all'incarico non può che dispiacermi: in questi mesi ne ho constatato le straordinarie doti professionali e la grande creatività". Il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, parla dopo le polemiche seguite alla vicenda che ha visto Daverio, direttore artistico del Festino 2010, protagonista di un violento alterco con una donna nella notte delle celebrazioni.      
"La sfida di Daverio è stata vinta con questo Festino, apprezzato, nonostante i molti tentativi di denigrarlo, dai palermitani e dai turisti che lo hanno considerato una vera gioia per gli occhi. Purtroppo - continua Cammarata - il clima di violenza e di odio che si vuol far tornare a respirare in città ha determinato fra Daverio ed una certa parte di Palermo una frattura che appare insanabile. Senza entrare nel merito delle azioni e delle reazioni (che si attengono a sfere assolutamente private) voglio però sottolineare come già da   alcune settimane si fosse voluto creare attorno a Philippe Daverio un atteggiamento di fortissima contrapposizione, al limite dell'aggressione. Un clima di cui è stato per primo propugnatore il consigliere Faraone, che da tempo ormai ha fatto del gioco allo sfascio la propria filosofia e il proprio credo politico. L'insulto, la denigrazione, la falsità sono gli strumenti di questi attacchi nei confronti dell'amministrazione   e di quanti la rappresentano, anche a costo di determinare un danno alla città".       
"A Philippe Daverio - conclude - voglio esprimere il mio grazie e il mio apprezzamento più convinto per quanto ha fatto in questi mesi".   

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