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Estorsioni: inflitti 110 anni di carcere a fedelissimi dei Lo Piccolo

Diciannove i condannati dalla prima sezione della Corte d'appello di Palermo. Quattro gli assolti, tra cui l'imprenditore Francesco Sparacio

PALERMO. Condanne per circa 110 anni di carcere sono state inflitte in serata dalla prima sezione della Corte d'appello di Palermo, nei confronti di 19 dei 26 imputati del processo 'Occidente'. Sette gli assolti. Le persone coinvolte nel giudizio, che si è svolto con rito abbreviato, sono ritenute appartenenti o comunque vicine al clan dei boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo, impegnate nel campo delle estorsioni.
Sono stati scagionati l'imprenditore Francesco Sparacio, Saverio Privitera, Salvatore Prano e Gioacchino Sapienza (tutti condannati dal Gup Sergio Ziino, il 7 agosto 2008, a 5 anni ciascuno) e Giuseppe Gelsomino (che si era visti infliggere 5 anni e 4 mesi). A Sparacio, con l'assoluzione, sono stati restituiti i beni aziendali e la parte della ditta di trasporti a lui intestata. Confermate, poi, le assoluzioni di Antonio Privitera e Francesco Paolo Spinelli. Ridotta la pena a Davide Pedalino, che dovrà scontare 10 mesi e 20 giorni.    
Rideterminate con la continuazione le pene nei confronti di Carmelo Biondo, che dovrà scontare 12 anni e 4 mesi; Salvatore Gottuso, 9 anni e 8 mesi; Giuseppe Bruno, 8 anni e 8 mesi; Angelo Antonino Pipitone, 9 anni e 4 mesi.    
Confermate le altre condanne: 9 anni ad Antonino Pipitone; 8 anni e 4 mesi a Giuseppe Lo Duca; 8 anni a Giulio Covello; 6 anni e 8 mesi a Francesco Di Blasi e Angelo Gallina; 6 anni a Giuseppe Passalacqua e Rosario Collesano; 5 anni a Giorgio Cuccia e Francesco D'Alessandro; 4 anni a Pierino Di Napoli, boss di Malaspina; 3 anni e 4 mesi ad Andrea Bruno; 2 anni e 6 mesi a Fortunato Vitale; 2 anni a Michele Cardinale. Il pentito di Carini, Gaspare Pulizzi, infine, dovrà scontare 5 anni e 2 mesi.

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